Le migliori facoltà di farmacia 2012

6
5217

Le migliori facoltà di Farmacia 2012Ecco le migliori facoltà di farmacia 2012 secondo quanto stabilito la classifica Censis-Repubblica 2012.

Quale sono le migliori facoltà di Farmacia 2012 ? Per quest’anno è meglio studiare Farmacia all’Università di Pavia. Questo è ciò che ha stabilito la classifica Censis-Repubblica 2012, che anche quest’anno ha stilato la graduatoria delle facoltà degli atenei statali italiani in base ad alcuni parametri determinanti per la valutazione della qualità dei servizi offerti agli studenti. L’ateneo lombardo risale di due posizioni rispetto alla classifica dell’anno scorso, ottenendo un punteggio medio di 97 punti, grazie ad elevati livelli di produttività (110), didattica (107), internazionalizzazione (90) e ricerca (81).

La vincitrice del 2011, Trieste, quest’anno arretra in seconda posizione, totalizzando 93,8 punti, seguita al terzo e quarto posto dall’Università di Padova e da quella di Bologna, che hanno ottenuto rispettivamente 91,3 e 90,5 punti.

Più in basso troviamo le università di Ferrara, Siena, Sassari, Milano Statale, Torino, Perugia, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Genova e gli atenei di Modena e Reggio Emilia, Cagliari e Parma. Buoni risultati sono stati ottenuti anche dall’Università di Salerno, da quelle di Firenze e di Chieti, dalla Federico II di Napoli, dall’Università di Palermo, da quella di Catanzaro, dalla Facoltà di Farmacia 1 della Sapienza, dalle università di Urbino, Camerino, Pisa e Messina.

Gli ultimi atenei nella classifica Censis 2012 delle facoltà di Farmacia sono sostanzialmente gli stessi dello scorso anno, ossia l’Università della Calabria, quella di Bari e quella di Catania.

L’identikit del laureato in Farmacia. Secondo i dati dell’indagine di Almalaurea sui laureati triennali del 2011, emerge una prevalenza di studentesse (il 67,6 per cento), con alle spalle una formazione superiore di tipo scientifico (nel 40,5 per cento dei casi) o tecnico (27,6 per cento), che molto spesso non riescono a dare gli esami in tempo (il 40 per cento degli studenti è infatti fuori corso).

Sbocchi professionali. Nonostante la laurea in Farmacia non sia una delle più richieste dal mercato del lavoro, essa dà accesso a numerose possibilità di impiego, in particolare come operatore della distribuzione di medicinali o consulente ed educatore sanitario all’interno di farmacie, ma anche in qualità di esperto in programmazione e controllo all’interno di istituti di ricerca, Asl o farmacie ospedaliere. Per esercitare la professione occorre superare un apposito esame di Stato.

6 COMMENTS

  1. vorrei sapere su che basi dite che una facoltà è migliore di un altra??? senza fare la solita propaganda nordista! chissà perche’, sempre, le università del nord sono le migliori!! spiegatemi che basi avate per affermare ciò che è scritto!!!

    • Certo se dove hai studiato tu si riesce a prendere una laurea senza saper nemmeno scrivere in italiano…un altra…un’ altra!

  2. Per fortuna esiste la libertà di parola, questo articolo dovrebbe essere riguardato dall’inizio alla fine e sopprattutto prima di scrivre bisognerebbe chiedere agli studenti in corso e ex studenti, ora dottori, se è realmente così. Se l’Università di Pavia è la migliore dal punto di vista farmaceutico, allora l’Italia è messa veramnte male. Manca veramente tanto alla Facolta di Farmacia a Pavia e sopprattutto la sincerità verso i ragazzi che iniziano il loro percorso di studio lungo e faticoso. Una volta fuori dall’Università tutto ciò che vi è stato detto all’inizio del corso, potrete scordarvele, tranne se siete figli di farmacisti, è tutto molto più semplice per loro.

  3. la migliore facoltà di farmacia è quella che, appena ti iscrivi, ti spiega che se non hai la farmacia di papy è meglio che ti iscrivi da un’altra parte e scegli un’altra vita, per il resto credo che il livello sia scadente ovunque, tutte uguali e tutte finalizzate a fare uscire manopopera a basso costo per le farmacie private, ancora c’hanno da istituire un corso di omeopatia, mentre per esempio, in Francia c’è da più di 20 anni, e tanto altro ancora

  4. Scusate ma che dite? un farmacista dipendente guadagna comunque 1400 euro e può arrivare a 1700, vi sembra uno stipendio misero? Guardate che il 90 % dei giovani, anche laureati, non arriva neanche a 1000 euro al mese, perchè degrignare così i farmacisti? è anche un lavoro di una cerca responsabilità, e il contratto non è uguale a quello di un commesso (prendono 600 max 900 euro i commessi). Basta sparlare dei laureati in farmacia, oltretutto con questa laurea in tasca si trova molto lavoro, a differenza delle altre facoltà, e si può lavorare in industria, come informatore farmaceutico e ecc, e non solo come dipendente di farmacia. Ok, un farmacista non guadagna quanto un medico o un notaio, e quindi??

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here