Crisi Grecia – La Gente assalta i supermercati

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[alert type=”info”]Rettifichiamo la seguente notizia inesatta con la seguente: Crisi Grecia – Il racconto di un Giornalista: Siamo sul lastrico ma non cediamo alla depressione[/alert] 

“La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.

Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”. Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.

Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario,quelli  hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.

Si tratta anche di due movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche: nelle ultime cinque settimane le rapine sono aumentate del 600% rispetto a un anno fa. Rubano ciò che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali. Lo si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni.
E così, è piombata la sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi, olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione peggiori.

Siamo venuti così a sapere che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.

Silenzio assoluto.
Nessuna risposta.
Censura totale.
Nessun candidato alle elezioni in Italia ha fatto menzione della situazione greca attuale.

8 COMMENTS

  1. ora l’europa si accorge che la grecia deve uscire dall’euro, pena la distruzione bala bala bla…ora il pianto del coccodrillo!!! ma se è stato il capitale europeo a volere l’ingresso della grecia nell’euro, in quanto la grecia era un mercato di sbocco per il surplus dei paesi del nord. ed ora chi ha creato il crak greco si accorge di avere tirato troppo la corda ed ha paura delle conseguenze….ma davvero nessuno nelle alte sfere sapeva cosa fosse il Ciclo di Frenkel? lo so io che sono un semplice farmacista….nei trattati europei si parlava di rapporto debito pubblico su pil, defict su pil ma guarda caso nn si parlava di debito privato, ed infatti la grecia è il risultato di affkussi di capitali nel settore privato, tramite bamche, ai privati ed alle aziende, allettati dai tassi di interesse maggiori e da 0 rischi di svalutazione stante il cambio con l’euro 1 a 1….arriva la crisi usa, i creditori del nord esposti con gli usa e la grecia nn possono fare la voce grossa con gli usa e quindi impongono alla grecia il rientro dei capitali prestati: in grecia scatta l’austerity ed i risultati sono qs…in un sistema bancocentrico il creditore DEVE controllare a chi presta: nn è colpa dei greci che hanno speso troppo, ma è colpa del capitale che con una politica di eccesso di offerta ha creato le condizioni x’ i greci fossero invogliati a chiedere e quindi il capitale ha prestato a “membro di cane” in grecia come in spagna come in irlanda come in portogallo….ma qui ci menano il torrone con il “debitopubblicobruttoecattivo” ma NESSUNO ci parla del ciclo di frenkel, il quale mette in evidenza le storture del mercato dei capitali. e se volete continuo…

    • grazie, esiste ancora qualcuno che pensa da sé. Era da tanto che non sentivo più ragionamenti , ma solo bugie intortate e caramellate.

      • @giancarlo
        non deve ringraziare me, io sono solo una persona che ama leggere, e quindi la rete offre molto. ho avuto la fortuna di ascoltare in tv il prof Alberto Bagnai e quindi ho avuto modo din iniziare un percorso che mi ha condotto a vedere qs crisi in modo molto diverso rispetto alla visione “omodosso” per dirla alla bagnai, o mainstream.e quindi quando posso scrivo quello che penso. Lo stesso Bagnai nel suo blog afferma di nn aver
        detto nulla di nuovo, in quanto lui ammette di avere riportato cio’ che dicevano illustri economisti, del calibro di Krugmann, Roubini, Mundell (importante il suo lavoro sulle aree valutarie ottimali). Il problema è che molti economisti che oggi sono pro euro anni fa scrissero cose diverse.
        http://vocidallagermania.blogspot.it/
        qui vi è l’utimo articolo che parla della Germania: forse il ramo si sta segando?
        e potrei continuare all’infinito, ma rimane sempre il problema di fondo:
        da qs dibattito manca (volutamente?) la seria riflessione sull’euro e sulla sua entità, riflessione mancante in tv, sui media, sulla stampa.

  2. a dimenticavo: chi vi dice che il problema è il debitopubblicobruttoecattivo vi dice una parte di vero è una parte di falso: il vero è che il debito pubblico è alto, ma nn vi dice che il debito pubblico aumenta dal 1980 con il divorzio banca d’italia vs tesoro: da qs punto, grazie alla teoria monetarista che la massa monetaria crea i prezzi (nn vero) si passa ad una situazione in cui i tassi di interessi sui titoli di stato li fa il mercato e nn il tesoro…et voilà, il debito pubblico sale dal 60%sul pil a sopra il 120%; vi do una chicca: come mai i paesi che sono andati in crisi prima nell’eurozona sono stati Irlanda+Portogallo+Spagna, quelli che avevano il debito pubblico PIU’ BASSO? in teoria avrebbe dovuto andare in crisi germania oppure francia oppure italia! semplice, quei 3 paesi avevavo il debito PRIVATO + alto di tutti nell’eurozona,quindi il ciclo di frenkel spiega molte cose
    ora link un sito dove vi aspettano delle sorprese:
    http://lasolitudinedeinumerireali.blogspot.it/
    buona lettura

  3. bulk ha ragione,il nostro piu grande problema sta negli indici fondamentali di economia.I consumi in Grecia superavano di grran lunga il nostro prodotto interno.Ma x favore ….nessuno ha assaltato i supermercati.Non ancora, grazie a Dio.La situazione si che e’ veramente grave ,abbiamo perso il 50 -60 % del nostro potere monetario ,con difficolta’ riusciamo a soddisfare i nostri …debiti (mutui ,carte di credito),ma l’articolo e’ assolutamente sbagliato.
    Ancora(purtroppo) la rivolta non c’e’.
    Christos Ververidis
    Ing.Inf

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