Nasce la Super-Agenzia del Farmaco Globale

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cartina mondo“Il mondo regolatorio del farmaco si sta organizzando per implementare un modello di agenzia globale, un po’ come la Iata nel traffico aereo. In pratica, una sorta di autorità sovranazionale che detti le regole di fondo. In questo momento tutte le agenzie regolatorie dei diversi paesi stanno elaborando un documento che verrà discusso a Roma tra maggio e giugno”.  Questa importante notizia è riferita da Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco a margine di un convegno sul rilancio della sanità. A proposito di questa prossima trasformazione internazionale, Pani ha aggiunto: “La maggior parte delle agenzie, da quella americana, alla giapponese, alla sudafricana, Cina compresa, sta discutendo un documento, sul quale ci sarà anche un convegno a Roma. L’obiettivo è armonizzare procedure e regole, perché anche le dinamiche del pianeta farmaco stanno nel mondo globale e richiedono risposte globali. L’ideale per il farmaco, come ho detto più volte sarebbe la creazione del fondo farmaceutico nazionale. Già i confini dell’Europa sono stretti e, a maggior ragione, continuo a non capire un modello come quello italiano che prevede duplicazioni di funzioni e competenze”. In effetti in Italia abbiamo 21 modelli diversi tra di loro che faticano a comunicare spesso e volentieri. Il nostro è un Paese strano in cui ogni 3 km cambiano leggi, idee, modi di cucinare, lingua… Tutte le iniziative che vanno in un’ottica più ampia e con progetti pluriennali sono, a parer nostro, da salutare con grande entusiasmo. A forza di guardarci le punte dei piedi finiremo per sbattere contro un palo. L’idea di una agenzia globale che affronti le problematiche legate ai farmaci in ottica mondiale, con politiche stabili ed un orizzonte pluriennale è davvero un sogno che sta per diventare realtà. Ci sono già commenti di “complottisti” che vedono questa “super-agenzia” come uno strumento delle grandi potenze del farmaco: l’arma definitiva per la conquista del mondo da parte dei colossi farmaceutici. Chi avrà ragione?

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