Dall’ultimo censimento effettuato dal Ministero della Salute risulta che a fine gennaio il numero di parafarmacie attive sono complessivamente 4.528, in particolare le aperture nell’ultimo mese sono state 85, di queste 16 al nord, 37 al centro e 32 al sud. Il primato va alla regione Lazio con 12 nuove aperture seguita dal Veneto con 10. Un fenomeno, questo delle parafarmacie, certamente in controtendenza rispetto alla moria di esercizi commerciali alla quale assistiamo da mesi, tuttavia è anche il segno delle difficoltà occupazionali che negli ultimi anni vivono i farmacisti. Non è un caso che le aperture di parafarmacie sono maggiori proprio in quelle regioni dove il tasso di disoccupazione e la crisi economica sono più forti. In altre parole si conferma quello che da mesi stiamo denunciando: la parafarmacia rappresenta il solo polmone occupazionale per i farmacisti. Un processo che ha determinato una nuova prospettiva per esercitare la professione di farmacista, che oggi, grazie alla forza dei numeri, può determinare quelle condizioni, a lungo ricercate, per una nuova e ambiziosa riflessione sul futuro della distribuzione del farmaco. Dunque riproporre nell’agenda della politica, in particolare verso i partiti di centrosinistra, in particolare il PD, che si candidano a governare il Paese nella prossima legislatura, sulla urgente necessità di fare quelle riforme riguardanti la liberalizzazione dei farmaci.
Nelle ultime settimane è stato un susseguirsi di interventi da parte di esponenti del “mondo della farmacia” che, grazie alla paziente disponibilità di alcune testate specializzate in materia di “salute”, le sole che ancora riescono a dare spazio al tema del farmaco nelle sue diverse articolazioni, vorrebbero indicarci la “via” politica, dunque chi votare, per dare a questo comparto ancora un futuro. Per altro alcuni di loro, presi da un’irrefrenabile “vocazione politica”, naturalmente sempre per il bene superiore della categoria (?), vorrebbero farci credere che hanno “dovuto” abbracciare la causa e dunque scendere nell’agone politico candidandosi alle elezioni politiche. Una lista di farmacisti che ha raggiunto quota 31, almeno stando al censimento di FEDERFARMA che in materia ha una certa esperienza, come dimenticare le affermazioni del precedente presidente Siri sul finanziamento ai partiti.
Cosi scopriamo che nella lista dei farmacisti censiti da FEDERFARMA, 15 sono candidati nelle liste di centrodestra, 10 nelle liste di centro, 1 nella lista Rivoluzione civile di Ingroia e 1 con FARE di Giannino. Gli altri due sono titolari di parafarmacia, candidati uno con la lista Monti e uno nella lista dei Radicali. Nessun rappresentante del comparto farmacia è in lista con il centrosinistra. Con buona pace di tutti dei 31 farmacisti candidati pochi avranno la possibilità di essere eletti, forse 4 nelle liste del PDL e forse 1 nelle liste di centro. Per il resto dei candidati “pura testimonianza”, come nel caso dell’amica Cenisio candidata nella lista Monti in Calabria, posizionata al 19mo posto su 19 candidati.
Una frenesia, quella di far candidare qualche esponente delle parafarmacie che rischia di farci smarrire il senso e la direzione delle nostre rivendicazioni, quelle stesse che abbiamo sostenuto negli ultimi cinque anni in contrasto con la maggioranza parlamentare di PDL/LEGA, legata a filo doppio con i titolari di farmacia. In questi anni il solo interlocutore che ha difeso le nostre istanze è stato il PD, con il suo segretario Pierluigi Bersani e con gruppo di parlamentari che sempre hanno avuto con tutti noi un rapporto onesto e costruttivo. Un dialogo che non si è mai interrotto, che ancora in queste concitate settimane di campagna elettorale si è mantenuto vivo e cordiale. Un dialogo ed un confronto che ci rende fiduciosi, dal quale è emersa la ferma convinzione e volontà di portare a termine il processo di liberalizzazione nel settore farmaceutico, in particolare realizzare quella multicanalità nella distribuzione del farmaco da noi sempre rivendicata ovvero far convivere la farmacia tradizionale con la nostra farmacia non convenzionata.
Il rischio che oggi vediamo in alcuni esponenti delle parafarmacie è proprio quello di aver smarrito la strada che sola ci può far raggiungere la mèta finale, in altri termini aver assunto un comportamento teso ad emulare il modello tipicamente corporativo di FEDERFARMA ovvero credere che la sola possibilità di influenzare la politica sia quello di condizionarla dall’interno, con propri rappresentanti che abbiano come “missione” garantire gli interessi della corporazione attraverso una stretta vigilanza parlamentare sui provvedimenti legislativi d’interesse della categoria.
A nostro parere, in un quadro sociale e politico di forte contestazione qual è quello che stiamo vivendo, pensare di poter piegare la politica agli interessi corporativi di una ristretta minoranza come la nostra, ci sembra del tutto velleitario. Peraltro qualche dubbio serpeggia anche nelle file di FEDERFARMA, nonostante le risorse finanziarie importanti e strutture organizzative consolidate da anni di lavoro e di relazioni, basta rileggere le considerazioni espresse sulla recente convention cui hanno partecipato gli esponenti di tutte le forze politiche. Nel nostro caso la sola forza sulla quale possiamo contare è la ragione delle idee. Nulla più della nostra giusta rivendicazione può trovare consenso nell’opinione pubblica e nelle forze politiche che dal 25 sera guideranno il Paese. Un progetto che in questi anni abbiamo portato avanti insieme nell’interesse, prima che nostro, in generale dei cittadini e del Paese, a scapito dei meschini interessi di “bottega”, stile FEDERFARMA.
Per queste ragioni riteniamo siano falsi obiettivi quelli di avere nostri rappresentanti in Parlamento, pensiamo al contrario che le nostre rivendicazioni potranno essere credibili e più incisive se a perorarle saranno esponenti politici del calibro del segretario del PD Bersani o Parlamentari seri che da tempo abbiamo imparato ad apprezzare: Bubbico, Ghedini, Fassina, Miotto.
Ribadiamo la nostra forte contrarietà verso una rappresentazione del Parlamento inteso come prolungamento degli interessi corporativi, a cominciare da quelli riguardanti le professioni, che hanno il solo scopo di preservare gli interessi di categoria a scapito del resto del Paese. Un Parlamento che ancora una volta sarebbe rappresentativo e ostaggio dei soli poteri forti. Non vorremmo rivivere quanto accadde in occasione della conversione del decreto Salva Italia sul tema delle liberalizzazioni delle professioni, in particolare quella dei farmacisti. Per tutte queste ragioni crediamo che l’unica strada, la sola possibile per portare a termine il progetto della “farmacia non convenzionata”, sia quella di sostenere alle prossime elezioni il PD e il suo segretario Pierluigi Bersani.
—
Massimo Brunetti
Segretario Nazionale
6 risposte a “ANPI Parafarmacie: Gennaio + 85, un motivo in più per votare Bersani”
giustamente molti farmacisti scommettono sulle liberalizzazioni e cercano di anticipare i tempi aprendo oggi in modo da essere belli e pronti per quello che sperano essere un business profittevole; oltre che sul tempo devono però essere bravi anche nell’individuare la location dell’attività e le strategie di comunicazione, perchè sbagliando queste, la fascia C non sarà un salvagente sufficiente. La novità è che lo stesso discorso vale per le farmacie vecchie e nuove..
E finì così,grazie al caro Bersani,che le grandi catene entrarono prepotentemente nella titolarità delle farmacie liberalizzate..e vecchi e nuovi titolari si ritroveranno paradossalmente insieme a piangere a causa del nuovo monopolio delle multinazionali. Tutti diventarono dipendenti schiavizzati,a disposizione 7 giorni su 7 come nei supermarket e Bersani sarà felice e contento per il bene del paese.
Non vi chiedo di difendere nessuna corporazione,ma solo di porsi il famoso cui prodest romano.
Personalmente sono favorevole all’apertura del mercato farmaceutico,ma senza catene proprietarie e con la possibilità di un’unica titolarità possibile. Purtroppo è utopia,bisognava pensarci molto prima…e fermare già al tempo Bersani togliendogli il lenzuolo dalle mani evitando il suo populismo simil grillino.
LA COLPA NON E’ del caro Bersani. La colpa è della miopia dei titolari, che volevano tenersi il Monopolio, i colleghi dipendenti malpagati, e spesso maltrattati, con l’arroganza tipica della categoria (con le dovute ECCEZIONI, naturalmente!).
Con l’enorme pressione di coloro che rivendicavano giustamente di poter fare il lavoro per cui hanno studiato, è iniziata una lenta erosione di questo monopolio: prima le parafarmacie, poi una parte della fascia C, poi la GDO, presto le farmacie non convenzionate, e via così…
Domanda: non era meglio per tutta la categoria dare spazio a chi voleva fare la professione in proprio (non tutti sono interessati, soprattutto se pagati bene!), e tutti insieme combattere UNITI contro la GDO, che è un errore madornale?
BRUNETTI; MA STAI A CASA TUSTO CHE TUA VISTO CHE NEMMNEO TU SEI FARMACISTA MA SEI PIENO COME SPOLAORE STRAPIENO DI CONFLITTO DI INTERESSI….QUALE MORALE HAI INSEGNATO AI POVERI POLLI CHE CSI SONO INFOGNATI CON VOI…?…VUOLE DIRE CHE SONO POLLI PER DAVVERO….Diciamo a chi cerca ancora i propri tutori, per fare ulteriori confusioni sui ruoli e sulla legittimazione del qualunquismo in maniera tale che nessuno sia professionista del proprio campo e che chiunque possa quindi essere legittimato sotto varie vesti a fare di tutto…. alla fine si capira’ ( COME OGGI STA’ GIA’ ACCADENDO che nemmneo l’idraulico l’elettricsta etc..sappiano fare il proprio mestiere…ma solo quello che gli viene ordinato di fare da personaggi senza scrupolo….diciamo che noi ci siamo esistimao perche’ simili comportamenti vengano capiti ed allontanati… Purtroppo costoro rientrano nei troppi interessi di parte avversa alla liberta’ personale . E ALLORA OMNISALUS MANDA A DIRE A COSTORO CHE …..NOI CI SIAMO E SIAMO IN CORSA PERCHE’ SIMILI ATTI E SIMILI ABERRAZIONI FATTE A TUTTI NOI VERI FARMACISTI NON SI RIPETANO PIU’…..A CHI LO VORRA’ .
PERTUTTI GLI ALTRI TROVERANNO SEMPRE E COMUNQUE DA PARTE DI QUESTI “ESSSERI” COMPRENSIONE E “AMORE VERO” COME SEMPRE SI SONO DIMOSTRATI NEI FATTI………DIIFATTI PER I MALCAPITATI FARMACISTI ACCONDISCENDENTI DI COSTORO SON STATI TUTTI MA PROPRIO TUTTI MALMENATI O PER UN VERSO O PER L’ALTRO E MANDATI A QUEL PAESE REPUTANDOGLI OGNI TIPO DI SCUSA DI MONGOLOIDI INCAPACI DI CAPIRE IL LORO VERO TALENTO…CHE NON C’E’ MAI STATO…………
. DIFENDIAMO QUINDI IL NOSTRO SISTEMA SAnitario nazionale non reclutando altri improvvisati ….e che il futuro sia piu’ rosei senza creare premesse e soggetti ormai trapassati …C’e’ da dire che chi vuole continuare cosi’ oltre ai vecchi ci sono i giovani che per un liberismo non democratico e che umilia chiunque volgiono provare l’ebrezza di sbalgliare sotto il consiglio dei monopolisti di lusso…per poi logicamente ricredersi.per aver perso il proprio posto di lavoro come sempre e’ accaduto……Quindi..Presidente non e’ vero che i giovani sarnno il nostro futuro…poiche’ le scelte che stanno facendo spesso sono contrarie anche al loro posto di lavoro…..e questo accade perche’ non sono ne’ preparati e ne’ volenterosi di affrontare la minima sfida senza le inutili badanti ( che fanno sempre i propri interessi ). Aspettare COME FANNO I GIOVANI D’OGGI CHE qualchedun altro lavori per lui e scelga per lui…e’ profondamente sbagliato…..con la scusante sempre a portata di mano( per paura di riflettere sui propri comportamenti) .:”che purtroppo nulla cambia”……..e questo presidente sarebbe il futuro?….
L’unica possibilità è la farmacia non convenzionata e convenzioni solo x concorso.
titolarietà o possibilità di apertura ai soli farmacisti e soci solo farmacisti di al massimo due esercizi qualunque essi siano….solo così si farà un servizio onesto evitando che la GDO ci spazzi via!!!
>> OMNISALUS: 22-02-2013 IL FARMACISTA E’ E DEVE RESTARE IN FARMACIA PER IL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO GLI ALTRI HANNO GIA’ LE REGOLE PER GIOCARE AL DOTTORE ALLA MERCE’ DELLE LOBBY DELLE MULTINAZIONALI SULLE QUALI HANNO FONDATO IL LORO FUTURO….. SI COMPRENDANO QUINDI LE MANSIONI E I RUOLI ANTITETICI E SI EVITI DI FARE CONTINUA CONFUZIONE ALL’ITALIANA A FAVORE DEL QUALUNQUISMO.
>>
>> LE DOTI PERSONALI DEGLI IMPROVVISATI SONO
>> SCONSOLANTI ,QUELLE SOCIALI DELETERIE.
>>
>>
>> 1)Il farmacista e’ laureato in farmacia e non deve essere legittimato da coop o da sigle di parafarmarmacia
>> che nulla hanno a che fare con il percordo formativo di un laureato….
>> quindi: chi vuole giocare al dottore fuori della farmacia si diano gli starter secondo le regole dei promoter alle vendite come succede in tutta Europa ma che si chiamano Drogherie….. senza immaginare continui scenari o assoluzioni di richieste date da untori di un tempo dove miseria e confusione creano per essi il vero pane quotidiano.
>>
>> 2)Basta protestare fuori luogo ora ci vuole un po’ di ordine e di distinzione dei ruoli, senza piu’ compromessi con i mercatini del mercoledi’ come ci vogliono far diventare le varie parasigle che a legger bene sotto le righe non sanno nemmeno perche’ protestano…..sono semplicemente condizionati a farlo.
>>
>> 3)Al farmacista in farmacia si dia l’esatto valore di competenza nel servizio sanitario nazionale per riconoscersi e alcune volte recuperare la propria dignità professionale a difesa del cittadino malato e sofferente.
>>
>> La superficialità si accontenta di guardare ma non sa vedere: è il vero male del ventesimo secolo e
>>
>> contribuisce nel divulgare false convinzioni per indurre scelte che portano ad una via a senso unico del non ritorno . Una di queste false convinzioni è nel voler equiparare tutti nella stessa posizione indipendentemente dal ruolo che si occupa.
>> Tale concetto trasferito nella professione del farmacista significa voler sostenere una “finta professione figlia del mercato” ( il mercato degli improvvisati e degli speculatori del quale loro stessi ne vorrebbero far parte senza esperienza alcuna e con improvvisazione da veri bambini….ecco perchè bisogna non producano nulla ma stiano inermi a guardare) alimentando la convinzione , devastante per i Farmacisti Professionisti , che tutto sommato, la nostra professione possa essere fatta da chiunque.
>>
>> Ora più che mai i tempi sono maturi per riaffermare il ruolo e la specificità del Farmacista Professionista in farmacia visto che si cerca di smantellare per vie ancora piu’ nebulose invece che cercare vie come esperti della nutrizione e della salute umana : ognuno deve fare il proprio mestiere senza confusione di ruolo!!
>>
>> Fuori chi non è farmacista o chi non lo vuole affatto e di fatto svolgere con professionalita fuori da logiche perverese portate avanti per puro slogan pubblicitario ( il grande capitale: G.D.O e M.D.O , catene di parafarmacie , tutte quelle Associazioni che appoggiano il grande capitale e sono in chiaro conflitto di interesse con politici e addetti alle vendite del mercato senza averne nemmeno il compito .anpi-fef-mnlf-ef-farmacia non convenzionata,etc…ecco perchè e’ inutile fare una battaglia inutile per poi aiutare altri non del settore… ) nei quali prevale l’ interesse speculativo rispetto ai reali bisogni e necessità del paziente; di conseguenza il servizio veramente utile al cittadino rimane all’ ultimo posto facendo perdere proprio il senso della figura del laureato e anche del perche’ debba esistere una figura così per la tutela del farmaco , proprio perche’ vogliono che vengano mancare determinati criteri di screening e di merito pur di non assolvere alle specifiche richieste di consulenza sanitaria.
>> Ma questa non e’ salute non e’ un servizio e’ pura “pubblicita’ ingannevole” e non giova di certo a chi intende darsi da fare nell’ investire sul proprio lavoro cosi’ oggi corrotto e sminuito da queste improvvisazioni che hanno per logica proprio la pubblicità con il messaggio subluminale del “fai da te” invece del consiglio di un professionista.
>>
>> Far finta come sempre di agire per il Popolo , contro le attitudini personali e i valori individuali del cittadino saggiamente preservati dalla nostra costituzione per il solo fine di metterli alla merce’ di gruppi e fazioni merceologiche pubblicitarie è una vera maleducazione oltre che volontà di creare un danno per ignoranza . Il volerla poi sostenere questa farsa ad OGNI COSTO significa rappresentare un’ Italia che
>>
>> non dovrebbe esistere perchè non cresce ne’ mentalmente e ne’ moralmente. Queste cose accadono e stanno accadendo unicamente e solamente come protesta anarchica confusa , disordinata e pericolosamente diffamante contro le nostre vere funzioni , per dar spazio a condizioni anomale della nostra figura per renderla priva di senso e significato. Renderci degli improvvisati non ne vale la pena, risulta più vantaggioso consolidarci e plasmarci di piu’ sulla buona informazione e coerenza con il codice deontologico di buona formazione.. Tutto a tutti. quindi? …e perchè no …solo a chi ha capitali ingenti come chiedono costoro: G.D.O , COOP industrie e catene italiane e straniere ( oggi gia’ presenti da un anno nel nostro misero paese..che non sa cosa significhi decidersi nel buon senso per il buon senso ..della nostra laurea ).
>> Usare la confusione dei ruoli per bloccare tutto, è non fare nulla, e’ ……uno schiamazzo alla napoletana….per poi non osare….e rimanere sempre a gridare aiuto….all’infinito.
>>
>> Noi diciamo BASTA..basta improvvisati speciali che si spacciano per finti farmacisti adibiti come promoter!..SI metta mano all’errore del passato per una legge dello Stato del farmacista improvvisato messo alla berlina in un campo non proprio che ci vede unicamente fornitori di pubblicità. Si sani definitivamente questa anomalia per i Farmacisti titolari di negozio di vicinato , piccoli imprenditori, ( zone, quartieri sprovvisti di farmacia, ne esistono dappertutto e con pochi abitanti) ma si sani questa assurdità solo italiana in cui il farmacista non puo’ svolgere la propria professione.
>>
>> Chiediamo al Governo difronte a questo stato di cose che riporti in campo , anche in politica, l’ idea della “ profondità ” e che i problemi di oggi non finiscano con l’essere (catastrofi del domani ) all’ interno della illogica “superficialità” all’ italiana.
>>
>> Per gli avvocati potete provedere benissimo a riformare queste professioni gia’ libere ma a costi rigidi e ad oggi irraggiungibili ! Sì li serve moderazione e buon senso: loro hanno già piena autonomia e liberta’ di esercizio a pieno titolo (non come noi messi sulla strada a fare i coadiuvanti alle vendite per supermercati..e societa’ di comodo altrui). Quelle professioni sì devono fornire servizi equiparati al lavoro fatto svolto compiuto e non solo sulla carta….con l’ assurdita’ di quote altissime e fisse….PROVATE SOLO A TELEFONARE….AVRETE GIA’ IL COSTO DI CHIAMATA DI ALMENO 1500 EURO……CHE AD OGGI E’ U’ASSURDITA’…..CHI AIUTA VERAMENTE I PROPRI ASSISTITI MERITA UNA BELLA PERCENTUALE CHI LO FA’ PER PRASSI COME OGGI TUTTI SANNO CHIEDENDO LA PARCELLA INDIPENDENTEMENTE DAL RISUSLTATO…QUESTA E’ SOLO UNA COMODITA’ A DISCASPITO DI TUTTI…..SENZA OTTENERE ALCUN RISULTATO UTILE.
>>
>> Il Governo si esprima e concluda definitivamente eviti di fare il qualunquista e il buonista con l’ unica illogicità di svalutare i propri ruoli, sia più coerente con gli impegni presi con gli italiani !!
>>
>> ECCO I DATI SU CUI CHI VUOLE RIDURCI AL VU CUMPRA’ NON VOGLIONO CHE SI SAPPIA:
>>
>> SU 80.000 FARMACISTI: CI SONO 18.000 TITOLARI DI FARMACI CON TRE-4 FARMACISTI OSSIA ABBIAMO IN FARMACIA UN TOTALE DI
>> CIRCA 65.000 FARMACISTI Piu’ impiegati nell’industria e come rappresentanti..ETC. ALTRI 10.000…ALLA FINE DEI CONTI CHI GRIDA AI POVERI GIOVANI.-..SONO PROPRIO COLORO CHE SONO GIA’ A POSTO COME TUTTI GLI ALTRI….QUINDI alla fine dei conti gridano solo perche’ i lobbysti delle multinazionali gli dicono di gridare….PER PERDERE IL PROPRIO LAVORO E FARNE UN’ALTRO…MA QUESTA E’ UN’ALTRA COSA E UN’ALTRA PROFESSIONE…. La politica prenda atto che non e’ possibile farsi presndere per il sedere in questa maniera ,cosi’ evidente.,.,…POVERI GIOVANI?.,..POVERI VOI CHE NON RIFLETTETE SULLE COSE CHE DICONO……PURTROPPO PER TROPPA VOSTRA E LORO SUPERFICIALITA’ E FORSE ANCHE PERCHE’ NON AVETE MAI DIVISO GLI INTENTI.
>>
>>
>>
>> Liberalizzazione farmaci. Omnisalus. “Vantaggi per GDO,
>> Per Giancarlo Stival, presidente di Omnisalus, che rappresenta le parafarmacie di proprietà di singoli farmacisti o di società di soli farmacisti, “ulteriori interventi di liberalizzazione nel settore dei farmaci e delle farmacie finirebbero per favorire i grandi gruppi commerciali della grande distribuzione”.
>> 09 GEN – “Ulteriori liberalizzazioni nel settore dei farmaci e delle farmacie finirebbero per favorire i grandi gruppi commerciali della distribuzione organizzata, aprendo all’ingresso del capitale speculativo nella proprietà delle farmacie e rischiando di mettere in difficoltà gli operatori più deboli”. È quanto hanno convenuto Federfarma e Omnisalus, associazione che rappresenta le parafarmacie di proprietà di singoli farmacisti o di società di soli farmacisti, nel corso di un incontro per verificare se, sul tema della liberalizzazione, “esistano spazi per individuare una soluzione condivisa che non stravolga il servizio farmaceutico”.Tutte le altre sigle anpi-fef-ef, mnlf fiafant, etc. che guarda caso hanno gli stessi personaggi ossia cambioano solo il nome ma i aprtecipanti sono gli stessi e con lo stesso numero poco meno di 100, pur di non tutelare la professione ci impongono le regole per alsiasi delegittimarci completamente chiamando noi con ogni sorta di nomignolo purche’ non si aprli di farmacia al servizio dei cittadini…………..Prima di aiutare questi vu cunpra” e sprovveduti sarebbe bene pensare anche se in casa vostra non vi comportiate anche voi come cattivi padri fi famiglia in cui il divorzio l’aborto e qualsiasi cosa richiami il liberismo liberticida senza regola quindi cio’ che non possa avere un senso per creare un aggregato famigliare degno di questa parola.L’anarchia per quanto possa piacere crea solo caos confusione e ambiguita’ dei ruoli….proprio come succede nel servizio pubblico DA SEMPRE in cui nessuno e’ competente inmateria e tutti rimandano ad altri uffici fotocopia senza risolverti il problema e alla fine caso strano abbiamo tutti un avviso di incostituzionalita’ da parte del fisco e della guardia di fifnanza per inadempimenti…..QUINDI NESSUNO E’ RESPONDSABILE DI NIENTE..MA TUTTI DEVONO PAGARE LE MISERIE E LE INEFFICIENZE ALTRUI…E QUESTO ASSURDAMENTE E’ ANCHE GARANTITO PER LEGGE.-.-….ITALIANIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII PARAFARMACISTI ?^ TORNATE ALL’ESTERO AD IMPARARE COSA SIGNIFICHI LAVORARE E RISPETTARE IL PROSSIMO E ATTIVARSI IN MORALITA’. CHE NON POSSONO ESSERE PER VOSTRA IPOCRISIA LE VOSTRE LOBBY DELLE MULTINAZIONALI ALLE QUALI AVETE FATTO RIFERIMENTO DA SEMPRE PRENDENDOCI LETTERALMENTE IN GIRO E DELEGITTIMANDOCI COSI’.ORA BASTA…PUO’ BASTARE…..
>>
>> “Condividiamo le preoccupazioni dei titolari di farmacia sul futuro della farmaceutica in Italia volta al qualunquismo”, ha affermato Giancarlo Stival, presidente di Omnisalus, dopo l’incontro con Alessandro Fumaneri, tesoriere di Federfarma. “Abbiamo fatto notare – ha proseguito Stival – che la deriva del nostri impegni professionali non ci può aiutare e che la situazione è stata creata ad arte da lobby ben più potenti che non intendono affatto tutelare la nostra persona di laureati e legislazione conseguente”
>> Quanto alle posizioni delle altre associazioni rappresentative di parafarmacia, Stival afferma che “quei pochi colleghi che si adibiscono alle venditia per e e sono collegati a gruppi di estremismo non professionale non possono risultare come nostri rappresentanti proprio perché ne hanno accettato il ruolo e lo sviluppo e non vogliono di fatto essere concretamente addetti ai lavori. E Fofi e Federfarma fossero state più lungimiranti – ha concluso il presidente di Omnisalus – avrebbero compreso e provveduto in tempo, senza lasciarsi trascinare alla mercé di pochi ed inconcludenti critiche e pressioni”.
>>