E se la “fascia A” diventasse tutta PHT con distribuzione per conto ?


farmaci a confrontoGentile direttore,

sono titolare di farmacia urbana a Foggia, con la presente voglio esprimere la mia opinione sulla remunerazione, ebbene io  proporrei che tutti i farmaci di fascia A passino come PHT in distribuzione per conto, stabilendo una somma per il rimborso per singolo pezzo indicato in ricetta.
In tal modo l’ASL risparmia tanti soldi e noi farmacisti non dobbiamo più movimentare e ricercare grandi somme di denaro per acquistare i farmaci che vengono rimborsati  dopo 4-5 mesi.

In questo periodo di grande crisi bisogna sfruttare gli aspetti positivi per cui il farmacista con gli incassi giornalieri diventerà autonomo e non avrà più bisogno di ricorrere alle Banche a alle Finanziarie. Mi dispiace che i nostri dirigenti nazionali non si rendono conto di tale opportunità , bisogna studiare e trovare un accordo per stabilire il prezzo per ogni confezione spedita. Ritengo che con il PHT ci guadagna (risparmia) anche lo Stato e noi non dovremo più andare alla ricerca di capitali (ogni mese circa 100.000 euro) per spedire 5.000 ricette al mese per essere rimborsati dopo 6 mesi cioè il danno e la beffa !!! Questo è il momento di cambiare in questo modo la farmacia potrà uscire vincente dalla crisi che attanaglia tutto il settore commerciale e potrà intraprendere un nuovo percorso più sereno, tranquillo e remunerativo.

A noi serve la ricetta per portare in farmacia il cliente a cui poter proporre farmaci di fascia C, Sop, Otc, etc…cioè cassetto immediato.

Antonio De Meo


7 risposte a “E se la “fascia A” diventasse tutta PHT con distribuzione per conto ?”

  1. l’ennesima dimostrazione di quanto siamo bravi a farci male da soli … il collega non si rende nemmeno conto di dove potrebbe portare questa strada … le poste sono dietro l’angolo e non aspettano altro

  2. non è bello sentire il farmacista parlare di “facciamo un prezzo a scatola” e di “a noi la ricetta serve per portare il cliente”.. le persone in farmacia entrano perchè hanno un bisogno, implicito o esplicito, e perchè la “comunicazione” che hanno ricevuto gli fa pensare che lì troveranno qualcuno in grado di dare soddisfazione al bisogno.. alle persone delle banche e delle finanziarie giustamente non gliene frega niente, hanno già i loro problemi.. sarà dura per molti

    • Perche’ dobbiamo sempre confondere etica ed economia? Che ne sappiamo noi della sua etica? Non potremmo valutare semplicemente la proposta economica? Magari considerando i colleghi con lo stesso rispetto che vorremmo ci fosse dato se fossimo noi a esprimere una proposta? Questo ci rovina… Ci vuole unita’…e rispetto!!

  3. “A noi serve la ricetta per portare in farmacia il cliente a cui poter proporre farmaci di fascia C, Sop, Otc, etc…cioè cassetto immediato” Sei proprio un SALUMIERE

  4. Irrealizzabile.
    Un conto vendere alle ASL un po’ di farmaci, altro venderli TUTTI con almeno il 50% di sconto. L’industria non ci starebbe.
    Nemmeno i grossisti sarebbero felici: avrebbero pochissimo margine e un grosso lavoro di burocrazia, trasporti ecc.
    Il collega pensa poi che le ASL gli lascerebbero scegliere cosa e quanto tenere? Non credo proprio, la gestione sarebbe centralizzata con grandissimi disagi sia per i pazienti che per i farmacisti.

  5. mi fai vergognare di appartenere alla categoria dei farmacisti! movimenti 100 mila euro di farmaci di fascia A e spedisci 5000 ricette al mese ed hai anche il coraggio di lamentarti!?!? se siamo arrivati a questo punto è colpa tua e delle persone come te che pensano a fare i commericanti e non i farmacisti!! idiota!

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