Egr. Dott. Claudio Distefano Presidente FENAGIFAR,
ho letto con interesse la Sua lettera del 30 gennaio scorso ed ho apprezzato innanzitutto la grande passione per la professione di farmacista che risalta dalle Sue analisi e proposte.
Il nostro programma e le iniziative legislative assunte – in gran parte realizzate dal Governo da me presieduto – sono la dimostrazione che le proposte della FENAGIFAR sono da noi condivise e anzi in parte già avviate a concreta realizzazione. In particolare, per quanto attiene ali’esigenza di un percorso formativo innovativo e dalle prospettive occupazionali, il mio Governo con la riforma Gelmini ha avviato un processo finalizzato ad una formazione universitaria innovativa e sempre più rispondente alle esigenze delle professioni e del mercato del lavoro.
Quanto alla farmacia dei servizi, è nata con la legge n. 69 del 2009 che ho avuto il piacere di sottoscrivere quale Presidente del Consiglio dei Ministri, così come il relativo decreto legislativo n. 153 del 2009.
In attuazione di tali provvedimenti legislativi il nostro Governo ha adottato anche i relativi decreti ministeriali sull’auto diagnostica, sull’esercizio di altre professioni sanitarie in farmacia e sulla prenotazione di visite specialistiche (CUP). Il successivo passaggio per la piena realizzazione della farmacia dei servizi consiste di certo nel rinnovo della convenzione farmaceutica, che purtroppo ha subito un blocco per volontà delle Regioni guidate dal PD.
Con riferimento alle questioni relative alla farmacia territoriale, ali’assetto della distribuzione del farmaco, alle parafarmacie e ai corner della G.D.O. la posizione e l’impegno del Popolo della Libertà nella legislatura appena conclusa risulta con chiarezza nel disegno di legge presentato da nostri autorevoli parlamentari con l’AS 863 e la strenua difesa dei principi di autonomia e indipendenza della professione.
Venendo infine al tema del concorso straordinario da Lei evidenziato, come saprà, il Popolo della Libertà ha portato avanti anche in sede di conversione in legge alcuni provvedimenti presentati dal Governo Monti. Purtroppo, nonostante i nostri tentativi, si sono verificati dei problemi che dovremo approfondire nella prossima legislatura per ricercarne i possibili miglioramenti in sede interpretativa e applicativa.
Cordialmente
Silvio Berlusconi
Io a Silvio lo vedo bene con la badante che gli cambia il pannolone 3 volte al giorno per i prossimi 20 anni, deve capire tutto ma non deve poter ne parlare e nemmeno muoversi.
Non credo che il sig. Berlusconi si la soluzione ai probremi
di nessuno se non dei suoi.
In questi anni cosa ha fatto?
La farmacia non convenzionata si poteva e si doveva fare nei sette anni che ci hanno separato dalle ormai imminenti elezioni. In questi anni e’ stata la destra di Berlusconi a governare(tranne per l’ultimo periodo montiano), e la farmacia non convenzionata e’ stata piu’ che altro sponsorizzata dalla sinistra. Ma non si puo’ negare che qualche corrente di minoranza(anche) nella destra abbia cercato di proporre in questo periodo la soluzione pricipe, che avrebbe portato equita’, liberta’, giustizia e nuove opportunita’ di lavoro nella categoria dei farmacisti. La farmacia non convenzionata, gestita esclusivamente da farmacisti laureati, abilitati con due anni di esperienza e che non siano gia’ soci o titolari di farmacia convenzionata. Ma dobbiamo attenerci ai fatti, ed i fatti ci dicono invece che in quella legislatura le voci fuori coro interne sono state zittite dagli interessi della lobby(di destra)e quel che e’ peggio, e’ stata portata avanti la soluzione peggiore che ci si potesse immaginare e che ha diviso ancor di piu’ le componenti della categoria: la Gasparri-Tomassini, ovvero il DDL 863 in XII commissione al senato.
In concreto si proponeva in quella legge di togliere i medicinali dai nuovi esercizi creati dalla lenzuolata bersaniana, quella che aveva dato un po’ di respiro alla professione degli eterni esclusi e di fatto far chiudere le loro attivita’ aperte con tanti sacrifici. E come non bastasse la 863 voleva anche permettere che in Italia passasse l’idea, che esistono farmaci innocui che non necessitano della presenza del farmacista per essere venduti. Tutti i farmaci, nessuno escluso, hanno anche natura di veleno: e’ la prima conoscenza che viene impartita dai professori quando ci si iscrive al corso universitario di farmacia. Per cui il legame farmaco-farmacista non puo’ e non deve mai essere scisso per cautelare (questa regola e’ l’unica vera) il cittadino quando si appresta a comprare ed utilizzare un FARMACO. I rappresentati di destra dei titolari di farmacia in XII commissione hanno cercato quindi di scindere questo sacro binomio, proponendo la libera vendita(senza farmacista) di un gruppo di medicinali falsamente definiti ”innocui” anche in negozi quali tabaccherie ed autogrill. I medicinali hanno un potere ”attivo” sull’ uomo esplicato dal principio attivo contenuto. Come puo’ essere innocuo un farmaco che se viene utilizzato al di fuori della propria concentrazione o dosaggio terapeutico diventa un veleno? E chi garantisce che il cittadino potra’ o sapra’ mantenere tale dosaggio terapeutico senza avere il supporto del farmacista ?
Un grosso errore di valutazione puo’ considerare oggi un gruppo di farmaci ”innocui” per il cittadino che li acquista. Domani questo concetto potrebbe essere allargato, e chi potra’ dire dove esiste una demarcazione netta tra innocui e non innocui( ai ripari si ricorrera’ utilizzando il solito sistema della tragica conta dei ricoveri per abuso o cattivo uso di farmaci?). Il concetto che i farmaci non sono tutti potenzialmente velenosi e quindi la scissione di fatto del binomio farmaco-farmacista quindi e’ la seconda proposta della destra contenuta nella 863, ed appoggiata, anzi promossa con energia da:
-sen. Lettieri (PDL)( titolare di farmacia e vicepresidente FOFI,organo che dovrebbe tutelare la professione di tutti i farmacisti)
-da presidente Federfarma Racca(proprietaria di farmacia)
-e da il presidente FOFI Mandelli (federazione degli ordini dei farmacisti, tutti, titolari e non titolari. Proprietario di Farmacia.)
-on. Gasparri (PDL) che ha sottoscritto con il medico ippofilo (PDL) la 863 in senato. Coloro che si sono sempre opposti a queste deprorevoli e distruttive proposte sono stati gli esponenti del PD, che fortunatamente vigilavano all’interno della XII commissione. Chi ha sempre difeso e sostenuto come ”sue creature” le parafarmacie ed i posti di lavoro creati sono sempre stati Bersani e gli esponenti PD(quasi tutti a parte qualche inesplicabile e strana eccezione). Quindi attenendoci ai fatti e senza fare altre considerazioni ci sono tutti gli elementi per capire cosa bisogna fare per avere davvero nuovi sbocchi professionali per i farmacisti non titolari, per una nuova rinascita della professione, per una universita’ piu’ libera, per conquistare nuovi spazi professionali( mai conquistati anzi persi dalle inutili Agifar e dalla holding FederFofi),per avere finalmente nuove opportunita’, giustizia ed equita’ per i farmacisti, che non sono titolari di farmacia e sempre tenuti all’angolo della loro professione.
anche io non riuscivo a capire la logica di questa proposta,poi un titolare mi ha detto con tranquillità come fosse la cosa più normale di questo mondo:”non vogliamo che il farmacista esca dalla farmacia”.loro hanno paura che i dipendenti possano avere alternative altrimenti gli tocca lavorare,mentre è più comodo arricchirsi fruttando altri
Ladro assassino
Che ci sia ancora qualcuno, di destra o di sinistra che abbia voglia ancora di proporre proposte e fare analisi a Silvio Berlusconi, come il Presidente Fenagifar mi sembra un fatto veramente curioso perchè o è stato all’estero ( senza pc) gli ultimi anni o gli è sfuggito qualcosa……ma se per 7 anni non ha scompicciato nulla tranne proposte del genere Farmacia dei servizi di cui non si vede nemmeno l’ombra….certo ha bloccato o fatto bloccare le parafarmacie, ma per la Grandeur dei titolari non deve essere poi un granchè…..sarà una lettera disperata pensando che senza Silvio chissà che catastrofe umanitaria succede ai poveri titolari, ma suvvia, forza, vedrete che riuscirete a sopravvivere pure senza di lui e forse anche meglio, ci vuole solo un pò di coraggio…..
Cara fenagifar, non mi sono mai iscritto, e non penso di farlo mai. Non sono un figlio di titolare e sono tra quelli per cui le cose sono più difficili. Perchè invece di preoccuparvi di scrivere lettere a personaggi politici non vi preoccupate anche di chi lavora con partita IVA per sua scelta ed è costretto a pagare l’ENPAF di un titolare? Preciso che lavoro anche come insegnante, per cui ho già una copertura previdenziale INPS, ma i casi come il mio nessuno si degna di considerarli.
Nel 2006 ero un neolaureato in CTF e, accantonato rapidamente il sogno di fare ricerca, decisi di propormi come ISF perchè mi piace viaggiare, mi son sentito dire che il mio 110 non contava un granchè, l’unica cosa importante per il lavoro che volevo fare era “ungere” i medici. Deciso a non ungere un bel nulla mi ritrovavo, a soli 26 anni già povero di alternative e con molte meno illusioni. Ringrazio Bersani che con le sue lenzuolate mi ha permesso di reinventarmi, e rivalutare la mia laurea proponendomi alle catene di parafarmacie come “jolly”, esercitando con soddisfazione la libera professione e viaggiando per il territorio come desideravo. Adesso, se le elezioni andranno come spero forse il sogno di poter aprire una “farmacia non convenzionata” tutta mia potrebbe farsi più vicino. Poi, ognuno voti secondo coscienza.
caro renato e’successo anche anoi di pagare inps e enpaf ma il ns commercialista ha fatto ricorso e ci hanno restituuito i soldi perche’ non si possono pagare due contribuzioni ma solo una .
condivido tutto quello detto sul berlusca aggiungerei molte altre parolacce ma non voglio scendere al suo livello.
farmacia delle malge fai da te.farmacia non convenzionata? fatta per altri abusi sul farmacista ad uso e consumi…per altri faccendieri di lusoo.?…NO grazie……..E CHI LO VUOL FARE STIA ALLA LARGA DALLE MANSIONI DEL FARMACISTA…ANCHE SE COMPERATO DA MULTINZIONALI E DA PERSONAGGI DA VERI PAGLIACCI…..BASTA VEDERLI…COME DICONO I RAPPRESENTANTI…..CON QUESTE PAROLE: E VORRESTE ESSERE RAPPRESENTATI DA QUESTI’..BASTA VEDERLI E SI CAPISCONO DA SUBITO CHE NON SANNO COSA VOLGLIONO SONO IMPORVVISATI IN ZONE NON LORO…………MA CHI LI SEGUE SONO LA STESSA COSA…
maiale
…davvero non c’è limite alla decenza…una sola accorata richiesta…TACERE….per il bene del paese…