Cari colleghi,
è trascorso quasi un decennio da quando, nel 2005, il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria ha regolamentato definitivamente la formazione dei futuri professionisti del Servizio Sanitario Nazionale. Tra queste, la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera è stata equiparata formalmente e di fatto, in termini di impegno richiesto agli specializzandi per il conseguimento del titolo, alle Scuole di Specializzazione di Area Medica, prevedendo una durata di quattro anni, con un tirocinio professionale obbligatorio e a tempo pieno, oltre alle lezioni frontali in ambito universitario.
A fronte di una forte richiesta di formazione specialistica necessaria per l’accesso ai ruoli del SSN, però, non corrisponde alcun tipo di trattamento economico-giuridico, come peraltro già in parte riconosciuto dall’art. 8 della legge n. 401 del 29 dicembre 2000.
Nel frattempo, in più di un’occasione, il Sen. D’Ambrosio Lettieri si è fatto portavoce delle istanze di noi Specializzandi in Farmacia Ospedaliera presentando anche un’interrogazione parlamentare ai Ministri di competenza e facendo si che, per la prima volta, nel Piano Sanitario Nazionale 2011/2013 si ammettesse la necessità, ormai “urgente”, di riservare una quota di finanziamento per la nostra formazione specialistica.
Come specializzandi, dal canto nostro, abbiamo intrapreso con il patrocinio della SIFO, del SINAFO e della FOFI, un’iniziativa giudiziaria per il riconoscimento di un adeguato trattamento economico-giuridico ed in definitiva per l’equiparazione della nostra posizione a quella dei medici specializzandi.
Questi i fatti. Qualcosa, anche se molto timidamente, si è mosso. Ma può bastare solamente questo? E’ accettabile, in un paese (sedicente) civile e moderno, che la Formazione, addiritturaspecialistica, debba ancora oggi essere letteralmente elemosinata alle proprie famiglie? Senza dimenticare poi le tasse universitarie!
Tutto ciò accade proprio quando il tema della disoccupazione giovanile sembra diventare sempre piu’ centrale, tanto che durante l’anno appena terminato sono state addirittura intraprese misure affinchè i tirocini professionali precedenti all’Esame di Stato vengano adeguatamente retribuiti (posizione peraltro assolutamente condivisibile)… e noi? Già laureati, già abilitati e quasi specializzati… ma decisamente dimenticati.
Con estrema fiducia
emanuele caputi
specializzando in farmacia ospedaliera