Dopo una raffica di rinvii l’Umbria è pronta ad accendere i motori al concorso straordinario del Cresci-Italia. Il Consiglio regionale, infatti, ha approvato con 17 voti favorevoli e 10 astensioni l’atto amministrativo che individua le 40 sedi da aprire in base al nuovo quorum. A frenare l’iter per quasi un mese il comune di Gubbio, che in consiglio non era riuscito a trovare un’intesa sulla proposta della giunta municipale. Ci ha pensato la Regione a superare lo scoglio, con un summit tra le due amministrazioni locali, Ordine dei farmacisti e Asl che ha consentito di ubicare la nuova sede all’interno delle mura del centro storico.
Con il provvedimento consiliare scatta quindi il conto alla rovescia per la pubblicazione del bando di gara: a Perugia si passerà dalle attuali 42 a 50; a Terni da 29 a 34; a Foligno da 13 a 18; a Città di Castello da 10 a 12, ad Assisi da 7 a 9, a Corciano da 4 a 6, mentre ci sarà una sola farmacia in più nei Comuni di Gubbio, San Giustino, Umbertide, Bastia, Castiglion del Lago, Deruta, Magione, Marsciano, Todi, Torgiano, Spello, Spoleto, Trevi, Acquasparta, Amelia e Narni
Intanto in altre due Regioni si chiude la finestra dei 30 giorni per la presentazione delle candidature. Ieri la Calabria, dove si contano 1.226 domande di cui 577 in forma associata. Oggi l’Emilia Romagna, che chiude con 3.309 adesioni delle quali 1.805 associate. In quest’ultimo caso si tratta di un altro dato sulla partecipazione che alza drasticamente la media nazionale: tenuto conto che le farmacie emiliane da assegnare sono 178, siamo infatti a un rapporto di 18 a 1 tra candidature e sedi, poco sotto le Marche (che qualche giorno fa avevano fatto registrare un rapporto di quasi 20 a 1) e poco sopra la Toscana. Decisamente più vicina alle medie delle prime fasi del concorso la Calabria, dove sono in assegnazione 91 sedi per un rapporto di 13 a 1. (AS-Filodiretto)