Maggioranze improbabili, deputati del “5 Stelle” alle prese con decisioni e alleanze: ecco perché siamo ufficialmente ingovernabili.
Un Paese ingovernabile. Politicamente, ma anche tecnicamente. Con poche vie d’uscita basate su alleanze quasi impraticabili o numericamente insufficienti. Con la prospettiva di tornare a votare (per entrambi i rami del Parlamento o solo per il Senato) dopo aver provato a fare una legge elettorale molto difficile da immaginare. La protesta ha colpito centrosinistra e centrodestra, ha esaltato Grillo fino alle soglie di una clamorosa vittoria e ha riconsegnato a Berlusconi (che pure, come Pdl, ha perso oltre 15 punti passando alla Camera dal 37,6% del 2008 al 22% scarso di questo weekend) la possibilità di essere determinante e di impedire, con la maggioranza relativa al Senato, la formazione di qualsiasi governo.
Grillo ha vinto e con lui il popolo che chiedeva un cambiamento profondo della politica. Ma i parlamentari a 5 Stelle si troveranno immediatamente coinvolti in una delle più intricate fasi postelettorali che il nostro Paese abbia mai attraversato. Una fase in cui si dovrà rispondere, in rapidissima successione a una serie di domande da far tremare i polsi: 1) E’ possibile e, se sì, con quale “strana” maggioranza, dare un governo al Paese? 2) Nel dubbio, è meglio il “governissimo” o andare a nuove elezioni?; 3) Comunque, per evitare un nuovo pasticcio come quello uscito da queste urne, ci vorrebbe una nuova legge. Le forze politiche sono in grado di farla cercando di non guardare ai propri interessi ma a quelli del Paese? 4) Per fare una legge elettorale, ci vuole un accordo tra Pd-Pdl-M5S-Monti. E’ possibile? 5) Come se non bastasse, a metà aprile, circa, ci sarà da eleggere il Presidente della Repubblica. Con questo Parlamento? Probabilmente sì. Per i motivi appena visti.
Insomma, il Parlamento più ingovernabile della storia del Paese, sarà chiamato a imprese titaniche, compreso il cambiamento di una legge elettorale sbagliata e assurda che ci godiamo dal settembre del 2005 e che non siamo mai riusciti a modificare. Un parlamento comunque votato dal 75,16% degli elettori: 5 punti in meno rispetto all’80.5% del 2008, ma, pur sempre, una partecipazione che altri Paesi si sognano.
Tutto questo senza nulla togliere alle ragioni di ciascuno. A quelle dell’elettorato grillino che ha dimostrato come il Paese fosse molto più stufo della politica di quanto molti s’immaginassero. A quelle del centrosinistra che, ancora una volta, credeva di essersi meritato la fiducia della gente avendo dato il sangue al governo Monti, ma non ha saputo intercettare il desiderio di cambiamento che, forse, Renzi avrebbe saputo vedere meglio di Bersani. A quelle, persino, di Berlusconi che ha lottato come una belva ferita per portare a casa una “non vittoria” (oltre sei milioni di voti in meno come coalizione rispetto al 2008) che, forse, era esattamente quello che voleva.
I dati, questa volta dicono che il centrosinistra, al Senato, raccoglie circa nove milioni di voti (oltre tre in meno rispetto al 2008) e che, pure esce come prima coalizione per suffragi ma non per seggi. Ma la suddivisione “un terzo, un terzo e un terzo” dell’elettorato tra centrosinistra, centrodestra e Grillo, con Monti molto basso e Ingroia inesistente, non offre sponde per quella che, molti, ritenevano sarebbe stata l’unica alleanza possibile per la governabilità: quella, cioé tra Bersani e il premier “tecnico” uscente. Ma neanche il centrodestra, che pure avrà la maggioranza relativa dei seggi al Senato, potrebbe farcela a formare un governo con i pochi (15/18) seggi di Monti. Pensare a un’alleanza Berlusconi-Grillo? Semplicemente fantascientifica a meno che la chiave non diventi un improbabile tentativo di uscire dall’Europa. Un incontro di governo tra il centrosinistra e i grillini? Politicamente appena meno folle, ma, di sicuro, molto difficile da immaginare. Anche se con qualcuno, se vincerà alla Camera, Bersani dovrà pure provare a parlare. E il suo elettorato, forse, preferirebbe un dialogo con i grillini che con i “berluscones”. Altre cose, non sono date. Se si eccettua un’altra situazione di “governo di unità nazionale” fra gente che ha appena finito di scannarsi in campagna elettorale e che ha visioni spesso diametralmente opposte delle cose da fare.
Al Senato, va detto, l’assurdità della legge è dovuta anche (ma, a suo tempo, fu inevitabile) al fatto che, giustamente, l’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, si oppose al premio di maggioranza nazionale (che oggi avrebbe consegnato la vittoria a una delle due coalizioni) ricordando a tutti che nella Costituzione c’è scritto che il Senato si elegge su base regionale e che, dunque il premio non poteva essere distribuito nazionalmente.
Tutto questo, senza contare che, alla Camera, comunque, uno dei due schieramenti la maggioranza l’avrà. Perché, sempre grazie al “Porcellum”, basta un voto di vantaggio per ottenere il 55% dei seggi e 340 deputati. Quindi, qualcuno avrà in tasca il “mezzo ticket” necessario per governare: quello fornito dalla Camera. Ma l’altra metà sembra praticamente introvabile. Un quadro che porterebbe diritti a nuove elezioni.
E qui si torna alle domande iniziali: con quale legge elettorale? E dove si trova una maggioranza per cambiarla in modo che vada bene a tutti? Risposte, allo stato quasi impossibili.
Infine, una variabile che va ricordata se non altro come ipotesi di scuola. Il presidente della Repubblica (Napolitano? O il prossimo?) potrebbe decidere di sciogliere un solo ramo del Parlamento: quello ingovernabile, cioé il Senato. Ma la cose, agli occhi di tutti, suonerebbe come un implicito invito al popolo sovrano di dare la maggioranza agli stessi che già ce l’hanno alla Camera. Difficile credere che gli altri sarebbero d’accordo.
Io non c’ero…ma immagino che sia iniziato esattamente così, novant’anni fa, il periodo piu’ buio e devastante per il popolo italiano. Il populismo dilagante, gente che urlava nelle piazze. Poi la marcia su Roma al grido: -stiamo arrivando politici, siete circondati!-. -Entreremo in parlamento e dovrete fare cio’ che vi diciamo. Senno’ tutti fuori!-. Poi il fascismo, la guerra, la miseria e la devastazione dell’uomo. Non e’ così che inizio’?
Ora che avete vinto le elezioni, spiegateci qual’è il passo successivo. Ammesso che ci sia. Innanzitutto chi e’ che va a governare l’Italia tra di voi e con quali competenze? Oltre a sedervi dietro i politici veri a dare ”scappellotti” c’è altro che potete fare?
Io se fossi Bersani e non fossimo in questa crisi nera e si potesse giocare come un gioco virtuale, lascerei fare tutto a cinquestelle….ora fate voi il governo da soli e governate….fatece véde e famose du risate.
Ma questo non e’ un gioco e la Grecia insegna…beati voi che gioite oggi(se c’è da gioire), ma domani chissa’.
la grecia insegna, insegna molto, insegna a pd + pdl + udc ma NON grillini che nulla hanno capito di qs crisi…la grecia nn è il miglior successo dell’euro, ma è la sua sconfitta. la politica che siede a Bruxells ed in italia, ma NN i grillini, ha votato compatto il fiscal compact ed il + europa: pd + pdl hanno votato una riforma del lavoro che NON diminuisce la disoccupazione, ma la uamenta, in quanto nessu studio conferma che un aumento della precarietà diminuisce la disoccupazione. la grecia è stato l’ultimo esempio del Ciclo di Frenkel, come dissi + volte, ma ai ns pdpdludc qs nn è a conoscenza,in quanto ripetono il mantra deò + europa, nn sapendo-o sapendo e mentendo- che qs crisi è da debito privato.
in germania il nazismo inizio’ per le politiche di austerity di Beuring, nn per l’inflazione, o iperinflazione: ma qs nn lo dicono, in quanto fa + comodo dire “ah l’infalzione” . il m5stelle è stato definito “fascista” da un noto politico:: è il contrario, è fascista la politica dell’eurozona, fascista la politica di chi aveva necessita di un mercato di sbocco ed ha distrutto l’economia dei paesi della periferia, vero capitali finanziari del nord? ma qs nn si dice, nn si dice che il nazismo tecnocartico ha lucrato sui tassi di interessi dei paesi della periferia sapendo che gli stati avrebbero ripianato i crediti nn riscossi delle banche private. si è fatta macelleria sociale, in grecia, ma quando la grecia è stata fatta entrare nell’euro si sapeva benissimo dove saremmo andati a finire
ma i grillini qs colpe NN le hanno, o sbaglio?
Rosario.e ora?che fine farete?povero bersy e consorte.un abbraccio
Il governo, se si fara’, lo fara’ Bersani, non lo avevi capito? A livello politico e’ una disfatta in quanto si dovra’ alleare con gli ”sfascisti’. Ma a queste cose tu non ci arrivi e giustamente mi chiedi del futuro delle parafarmacie. Intanto se Bersani non riesce a governare chi ci perdera’ di piu’ sono le farmacie, che cerchi di rappresentare…tu che pensi? E poi nel dettaglio della nostra professione, pare che Grillo (se sara’ lui sfortunatamente l’interlocutore al governo) abbia piu’ simpatia per le parafarmacie che per le farmacie….che stupidita’ che dimostrate: siete penosi nella vostra piccolezza di vedute( scommetto che tu sei un PDLlino che ha votato Renzi alle primarie. Vero? Tu pensi di essere soddisfatto per queste elezioni? Bravo testolina. Non hai idea di quello che ti aspetta con questo quadro nero.
Davvero..che batosta amico ! Scommetto che tu hai votato per bersy alle primarie..vatti a leggere il programma di m5s delle marche sulla farmacia..ahahah sono stra-soddisfatto..dispiace per voi .che batosta !
Perche’ quello che hai letto e’ un programma?…. He,he,he vedo che siete contenti di come sono andate le elezioni . Ma perche’ non avete ben compreso quali sono le conseguenze dell’avere il cinquestelle a rendere il paese uno sfascio. Innanzitutto ci perdete perche’ il PDl ha chiuso col governare. E poi perche’ col caos che si creera’ voi pensate che miglioreranno le sorti della farmacia? Cosa credete che potra’ fare adesso Grillo: vi riporta i farmaci nelle farmacie o il valore delle ricette aumenta oppure si impedisce che le multinazionali si prendino le farmacie? C’è qualcosa da festeggiare per voi? Intanto e’ Bersani che fara’ il governo, non Berlusconi e voi non potete farci niente e la vostra lobby……in disperato declino(come gli introiti della farmacia di Gconta che dovrebbe vendere prima della completa disfatta)
anche io sono supersoddisfatta,e secondo me la governabilità dipende solo dalla buona volonta del pd e del pdl.nel programma 5 stelle ci sono punti d’incontro sia col pd che con il pdl,in molti comuni e province e regioni dove c’è una buone rappresentanza del movimento stanno facendo un ottima opposizione approvano leggi buone per gli Italiani da qualunque parte esse provengano.io mi auguro che caccino equitalia e rendano impignorabile la prima casa (PDL, movimento) che dimezzino i parlamentari e i loro stipendi(Pdle,pd,movimento) etc adesso sono costretti a fare qualcosa di buono per noi e non solo per le caste perchè non potranno più fare a scarica barile prendendoci in giro come hanno fatto sino ad adesso pd pdl fli udc etc e se non si danno una mossa la prossima volta il movimento arriverà al 70%.tanti auguri ai vecchi poltici e a tutti i loro clienti che hanno messo in ginocchio l’Italia.
Strano, non vedo la fascia C tra i punti importantissimi che questo governo dovrà affrontare..come farà l’Italia senza questa importantissimo decreto?
Nessuno ha mai detto che la fascia C sia al primo posto. Hai creduto questo? No, sara’ al secondo posto. Ma prima forse ci sara’ il pronunciamento della corte europea…l’hai dimenticato? Te lo ricordo, io.
Chissa’ se gli sfascisti hanno mai pensato di sfasciare anche il ”sistema” farmacia/pianta organica/quorum…voi che dite: ci arriveranno?
Ma il 70% per fare cosa! Ancora con questi slogan e chiacchiere da bar ed inutili consigli urlati e senza alcuna proposta alla base.
Come pensate di creare posti di lavoro? Come pensate di mettere in moto l’economia? Come pensate bisognera’ far ripartire la crescita ed i consumi in Italia? Davanti al consiglio europeo chi ci andra’, Grillo? O qualche suo galoppino senza arte ne parte? Siete allucinanti nella vostra pochezza. State seguendo le interviste dei pochi grillini che vengono intervistati? Una armata brancaleone che non si rende conto nemmeno di cosa e’ successo e dove si trova……come il loro leader Grillo che e’ diventato muto improvvisamente.
Vi rifaccio la domanda: secondo voi la farmacia ha riportato una vittoria?
Qui e’ in gioco la vita di tutti gli italiani nn solo delle farmacie e delle parafarmacie ma nessuno lo ha capito prima del voto
Tutti ciarlatani e venduti e adesso pagheremo a caro prezzo la ns italianita’ . MA A CHI VENDERETE I PRODOTTI se nn ci saranno piu’ disponibilita’ economiche?
bella riflessione: si chiama “svalutazione interna” ; quando i media della carta stampata hanno titolato: Spagna ed Irlanda si riprendono con la svalutazione interna, nell’articolo NON si diceva cosa fosse qs svalutazione interna: per essere competitivi sull’ESTERO le aziende devono ridurre i costi, e quindi agiscono sui salari o licenziando oppure assumendo a costi inferiori; qs metodo ha risultati sul lungo periodo, peccato che cosi’ si distrugga la richiesta INTERNA allo stato, e ci si avviti in un aumento di austerity che nn ha fine (la gente nn ha reddito o reddito diminuito, spende meno, si pagano meno tasse, vi è un minor gettito fiscale, e quindi lo stato deve aumentare le tasse anche x’ piu’ lavoratori in difficoltà vuole dire un aumento della spesa per il welfare): ma tu hai mai sentito qs raginamenti in qs campagna elettorale? io no, ed io nn sono nessuno, solo un cittadino che NN vuole seguiere il mainstream dominante.
il dibattito esiste, nn nel mainstream, ma esiste
http://www.emilianobrancaccio.it/2013/02/26/leuro-e-ormai-un-morto-che-cammina-occorre-tentare-una-exit-strategy-da-sinistra/
un blog interessante
(ps NON è mainstream, come riporta il nome del blog: le loro analisi sono “contro”)
http://il-main-stream.blogspot.it/2013/02/elezioni-ecco-il-bivio-di-fronte-al.html
giusto per capirci qs è quello che si sente in tv:
‘, “come sa chi ha un mutuo, se sale lo spread sale anche la sua rata del mutuo.”
Loro sono ancora li’, nel mondo dei Sogni. Buona notte.
dobbiamo ripartire, ma almeno con una dose di VERITA’
http://icebergfinanza.finanza.com/2013/02/26/elezioni-2013-italia-e-il-debito-insostenibile/
ma in modo particolare qui
http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/20/italia-mai-rischiato-il-fallimento/
ed allora come la mettiamo quando Berlusconi afferma che vi è stato un golpe?
ps le conclusioni di cui sopra sono ragguinte anche da economisti che per lo stessa ammissione sono di sx