In questo clima piuttosto confuso, in cui i destini del nostro Paese sono avvolti da nebbia piuttosto spessa, abbiamo cercato di farci luce intervistando qualche esponente importante della categoria. Il giorno dopo le elezioni è sempre difficile capire cosa davvero sia successo poiché tutti i leader di partito sembrano avere vinto le elezioni se si bada alle loro dichiarazioni: ma non è così. Qualcuno ha vinto, qualcuno ha perso, e l’ingovernabilità non giova certamente al Paese. La borsa trema e fa tremare, il mondo ci guarda con preoccupazione, l’Europa continua a guardarci un po’ di traverso. Per schiarirci le idee abbiamo chiesto al Professor Ettore Novellino, preside della Facoltà di Farmacia di Napoli e candidato nella lista Scelta Civica con Monti per l’Italia di spiegarci come sono andate le elezioni dal suo punto di vista: “E’ andata male. Probabilmente non siamo riusciti a farci capire, non abbiamo saputo proporci. Qualcosa non ha funzionato. Tanto di cappello a Berlusconi perché è riuscito a fare un recupero strepitoso: questo va riconosciuto all’uomo al di là della questione politica”. Novellino non ha cercato parole di circostanza, come Mario Monti, ed ha ammesso la sconfitta con molta sobrietà; a questo punto chiedo al professore di parlarmi un po’ del risultato del Pd: “A noi è andata male, ma al Pd è andata peggio. Un vero disastro, e adesso Renzi sta seduto sulla riva dell’Arno aspettando che passi il cadavere di Bersani”. Chiedo al professore cosa succederà adesso, si andrà a votare? “Io credo che in questo momento andare a votare non convenga a nessuno. Secondo me si tornerà ad un “governo tecnico”, non ovviamente con Monti, ma con una figura esterna; ad esempio potrebbe essere Amato, ancora una volta. Un governo che con l’appoggio di Pd e Pdl faccia le riforme necessarie”. Il vero vincitore di queste elezioni è senza dubbio Grillo, chiedo al professor Novellino cosa ne pensa: “Non posso dire molto di Grillo, non lo conosco ed è francamente al di fuori dalle mie capacità e dai miei schemi mentali. A me sembra che Grillo sia l’incarnazione del decadimento culturale delle nuove generazioni. Un decadimento semplificatorio di tutta la concezione politica. Adesso il Movimento 5 Stelle dovrà dimostrare all’interno del Parlamento di non essere solo protesta. Io credo che il Movimento 5 Stelle non durerà per molte legislature”. Per le farmacie è andata male? “Ci possiamo consolare che in parlamento avremo il presidente e il vicepresidente della Fofi. Mi auguro che sappiano difendere ed innovare la farmacia”. Davvero difficile capire Grillo per chi non lo conosce a fondo, ma è difficile anche capire gli altri risultati elettorali. Il Pd sembra avere perso decisamente, ma il Pdl non ha certo vinto: ha vinto Berlusconi, ma il Pdl no. Sembra che la dipendenza dal leader si sia aggravata. Ancora confuso ho chiesto a Giuseppe Scioscia Presidente della Federazione nazionale farmacia non convenzionata di raccontarmi la sua versione delle elezioni: “Il risultato elettorale è un po’ quello che ci aspettavamo. Non credevamo che Grillo arrivasse al 25%, ma si fermasse attorno al 20. Il Movimento 5 Stelle deve avere incamerato anche i voti di Giannino, evidentemente. Ma Grillo ha preso voti dagli elettori di tutti; quello che meraviglia è il risultato del Pdl che ha preso tantissimi voti sia al Sud che al Nord. Mi ha meravigliato molto”. Chiedo al presidente se quella del Pd è stata una Caporetto o meno: “Francamente ci aspettavamo un risultato migliore. Ci sono stati degli errori di valutazione durante la campagna elettorale. Grillo l’ha fatta da padrone portando via voti a tutti.” E il fantasma di Renzi dietro Bersani? “Io non sono mai riuscito a capire la posizione di Renzi rispetto alle liberalizzazioni. Bersani per noi è una garanzia, conosciamo le sue intenzioni, ma di Renzi non sappiamo nulla”. D’Ambrosio Lettieri e Mandelli in parlamento è una buona notizia per il Presidente della Federazione della farmacia non convenzionata? “Siamo molto fiduciosi, il presidente e il vicepresidente della Federazione rappresentano tutti i farmacisti però ritengo che dovrebbero lasciare i loro ruoli in Fofi. Un grosso in bocca al lupo a loro, siamo davvero contenti che siano riusciti ad entrare in parlamento. Sinceri auguri”. Chiedo a Scioscia come vede il Movimento 5 Stelle: “Il movimento 5 Stelle è un movimento di “pancia”. Potrebbe essere un soggetto politico molto interessante perché io parto dal presupposto che il popolo ha sempre ragione. Devono ovviamente dimostrare nei fatti di essere all’altezza di quello che hanno progettato, però è qualcosa di interessante, da tenere d’occhio”.
mamma mia, dott. Novellino….al nome di AMATO, 40.000 euro di pensione al mese almeno da 20-30 anni mi è venuta la pelle d’oca! siamo ridotti cosi male?speriamo che lo abbia detto per scaramanzia, per evitare che avvenga davvero, si sta parlando di un partito di Grillo che ha fatto il pieno perchè la gente non ne può più della vecchia e stavecchia e ricchissima casta e lei mi viene a nominare una mummia incartapecorita..( con rispetto parlando per l’età)……che paura…..
Gentile Maria,
l’ipotesi Amato è stata fatta dal professore a mo’ di esempio. Non ha espresso nessun parere in merito. Ha solo usato quell’esempio poiché già si era verificata una situazione sovrapponibile. Questo per fedeltà all’intervista da me raccolta.
Cordialità,
Giacomo Giannecchini
http://vocidallestero.blogspot.it/
solo in italia nn ci stanno a capire nulla…