ESCLUSIVA ANTEPRIMA NAZIONALE SUL FUNZIONAMENTO DELLA RICETTA ELETTRONICA INTEGRATA NEL SOFTWARE GESTIONALE.
Spesso nei nostri articoli ci limitiamo a raccontarvi, i fatti, a riferirvi le novità, le proposte, le idee… Così a volte capita che alcune idee, alcuni buoni spunti, spariscano dalle colonne dei giornali e se ne torni a parlare solo molto tempo dopo. Potrebbe essere il destino riservato alla ricetta elettronica, che a suo tempo è stata presentata in tutte le salse, si sono versati fiumi d’inchiostro per poi non sentirne più parlare.
E’ un progetto concreto o solo un’ipotesi futuribile?Abbiamo avuto l’opportunità di realizzare un approfondimento in merito parlando con persone direttamente coinvolte. Intanto chiariamoci meglio che cosa è “concretamente” questa misteriosa ricetta elettronica. Stiamo parlando della naturale evoluzione dell’articolo numero 50 presentato nel 2004 (della finanziaria 2003) ed inerente al monitoraggio della spesa farmaceutica. Dopo nove anni c’è stato il decreto d’attuazione della dematerializzazione della ricetta. Fine delle ricette rosse stampate dalla zecca dello Stato.
Ma come avviene tutto questo? Sogei, la società italiana che ha la responsabilità di gestire il sistema informatico e informativo e di monitorare la spesa pubblica della Sanità, ha creato un software in grado di collegare attraverso server il medico, il farmacista e la Pubblica Amministrazione. Fin qui tutto bene, ma in fase di sperimentazione si è presentato subito un problema per i farmacisti ed anche per i medici: i dati che compongono la ricetta elettronica inseriti nel sito di Sogei vanno poi “ricopiati” sul proprio software gestionale. Una software house italiana ha proposto un’alternativa. Svemu ha infatti creato un software che permette di integrare il software web di Sogei con il gestionale.
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Svemu ha infatti implementato un dialogo diretto tra il gestionale EasyPharma e i server di Sogei, al fine di automatizzare tutto il flusso di presa in carico della ricetta e successiva sospensione/chiusura, tutto in modo completamente trasparente, senza che la tradizionale metodica operativa del farmacista fosse modificata.
Una miglioria notevole. Ma possiamo chiedere maggiori informazioni direttamente al primo farmacista italiano ad aver usato questo sistema: si tratta di Antonio Di Renzo titolare di una farmacia rurale sussidiata a Tufara, provincia di Campobasso. Abbiamo chiesto al dottor di Renzo di raccontarci la sua esperienza: “Io ed un medico, con cui collaboro da anni, ci siamo proposti per entrare a far parte di questo progetto, e siamo riusciti ad essere i primi ad usare il software EasyPharma, integrato al sito di Sogei. Il sistema, ancora in via sperimentale, è straordinario. Con un paio di operazioni in più rispetto al cartaceo, riesco a fare tutto. Le sperimentazioni fatte da altri farmacisti prima di me sul sito di Sogei presentavano il problema che il loro sistema era completamente avulso dal gestionale, creando una situazione piuttosto contorta. Io invece gestisco tutto senza uscire dal mio gestionale”. Abbiamo chiesto al dottor Di Renzo come funziona in pratica il sistema, l’iter della ricetta: “Il medico prescrive direttamente sul server che Sogei ha messo a disposizione del Ministero, lo stesso server al quale si rivolge anche il mio sistema. Il medico fornisce al cliente il “promemoria” su carta, attraverso un barcode riportato sul promemoria che io leggo con il lettore ottico, il mio gestionale scarica la prescrizione dal server di Sogei e fornisco il farmaco. Un paio di passaggi in più rispetto al vecchio sistema e concludo la vendita. Il farmaco viene immediatamente registrato dal Ministero, proprio quel farmaco, quella scatoletta. E’ rassicurante sapere che i dati vanno direttamente al Ministero, senza che io debba preoccuparmi di perderli a causa di guasti al computer o smarrimento ricette. Quando sarà a regime, in tempo reale, il Ministero avrà sotto controllo ogni vendita, ogni scatoletta. Ed il farmacista, sempre in una fase successiva di pieno regime del sistema, non dovrà più consegnare le distinte a fine mese: vengono certificate le vendite in tempo reale”. Il sistema, assicurerà diversi vantaggi, tra cui ci sembra importante ricordare che sarà dato un colpo definitivo anche ai “magheggi” con le fustelle, interrompendo così una campagna mediatica che ha gravemente pesato sull’immagine del farmacista. Con la penna ottica, si rileverà non solo il codice a barre classico, ma anche l’altro riportato nella scatolina del farmaco, acquisendo così tutti i dati di produzione di quella precisa scatolina. Non c’è più spazio per stranezze varie. Anche le sanzioni da due Euro per il ritardato invio a Sogei, proprio come previsto dall’articolo 50, non avranno più senso, visto che avverrà tutto in tempo reale. Non servirà più apporre timbri e date. Non servirà nemmeno chiedere la fascia di reddito al cliente generando problemi di privacy. Adesso che Svemu, grazie al suo programma Easy Pharma, ha integrato il sistema di Sogei, è davvero diventato più facile immaginare l’uso della ricetta elettronica a pieno regime.
Nello slide show di corredo abbiamo voluto farvi un racconto per immagini di come avviene tutto l’iter. Con la collaborazione di Antonio Barbato di Svemu, e del dottor Di Renzo abbiamo raccontato due casi: uno andato a buon fine ed uno in cui il principio attivo prescritto è diverso dal principio attivo erogato.
La cosa più importante è far passare un piccolo lasso di tempo (anche un’ora) tra l’emissione della ricetta del medico e la possibilità di spedirla in farmacia.
Solo così si può mettere un argine a tutti quei farmacisti che hanno i medici sistemati vicinissimo alle farmacie e sul libro paga delle stesse, naturalmente in nero.
Si eviterebbero le colossali truffe perpetrate sino ad oggi. Forse anche anche loro ricominceranno a fare qualche scaduto come le farmacie oneste,che a dire la verità sono molto poche.
sarebbe una bella idea se non fosse poco praticabile. E’ infatti interesse del paziente recarsi al più presto in farmacia per prelevare il farmaco, soprattutto in caso di urgenze. Pensa ad una prescrizione di ossigeno. O ad un antidolorifico per una colica renale. chi glielo dice al cliente che deve ripassare tra un’ora??? potrebbe eventualmente essere prevista una “urgenza” per la ricetta da parte del medico, ma se conosci la classe medica capisci che troverebbero l’escamotage per indicare l’urgenza su tutte le ricette redatte e bypassare il controllo. In fondo direi che ci possiamo accontentare di ridurre i magheggi di fustelle che tutti conosciamo.