Almeno 100 milioni di euro di tagli alla spesa farmaceutica territoriale, grazie a una una nuova stretta sulle prescrizioni di farmaci. È l’obiettivo annunciato dall’ assessore alla Salute della Sicilia, Lucia Borsellino (nella foto), contestualmente all’entrata in vigore del provvedimento che riconferma i ticket introdotti dalle precedenti amministrazioni: due euro a ricetta più una quota aggiuntiva variabile in base al tipo di farmaco, “griffato” o generico.
L’ulteriore giro di vite sui farmaci si rende necessario per riportare questa posta di spesa al 13% dello stanziamento della sanità regionale, soglia regolarmente superata negli ultimi anni (i dati ufficiali del 2012 la danno al 14%), L’obiettivo verrà raggiunto intervenendo con controlli più stringenti e mirati sulle ricette emesse dai medici di famiglia, che potranno essere sanzionati per errori o per eccesso di prescrizioni. La speranza è di arrivare, in questo modo, a ridurre il numero di farmaci prescritti e indurre a un loro impiego più appropriato, intervenendo soprattutto sulle categorie di farmaci che hanno fatto registrare il maggiore scostamento rispetto alla media nazionale delle prescrizioni. “In alcuni casi – segnala l’assessore Borsellino – ci sono consumi anche due o tre volte superiori a quelli del resto del Paese.”
L’assessorato è partito dal fatto che a livello nazionale la media pro-capite di spesa per i farmaci è di 150 euro, dato che in Sicilia cresce fino a 180. La Borsellino ha già individuato dove operare la stretta nelle prescrizioni: “Bisogna intervenire sui farmaci usati nel diabete, sugli antipertensivi, sugli ipolipemizzanti, sugli antibatterici per uso sistemico. E ancora va ridotta la spesa per i farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa, per quelli per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie e per gli inibitori della pompa acida. ”
La Borsellino anticipa che “per queste classi di farmaci saranno introdotti dei parametri specifici di consumo allo scopo di allineare la spesa regionale a quella nazionale. Si interverrà sui comportamenti prescrittivi a rischio di inappropriatezza anche con l’applicazione di eventuali sanzioni. E, al riguardo, sono già state date direttive ai manager delle Asl per aumentare i controlli sulle prescrizioni.
Il raffreddamento della spesa per farmaci avverrà con una certa gradualità, anche se la Borsellino – varando il decreto sui ticket – si è lasciata la porta aperta per l’adozione, in caso di necessità, di misure più rapide, prevedendo la possibilità di “modifiche al sistema di compartecipazione sulle prestazioni che si riterranno opportune, anche in relazione all’andamento dei consumi farmaceutici e della relativa spesa. ” Se, in pratica, la spesa non calerà agendo sulle prescrizioni, si potrà aumentare il ticket per frenarla. Ma questa è l’ultima ipotesi.