Atto annunciato da parte del Consiglio regionale siciliano, ma che segna l’andatura di un laboratorio politico fondamentale. Annullate le elezioni regionali che si sarebbero dovute tenere a stretto giro.
Una mossa che pare epocale, o comunque avveniristica e tuttavia in linea con l’azione portata avanti, sin dal primo giorno d’elezione del nuovo governatore Crocetta, “costretto” a chiedere ogni volta un appoggio del M5s, mancando di un’effettiva maggioranza autonoma. L’Ars ha appena approvato un maxi-emendamento della maggioranza che sospende le elezioni previste a fine maggio; manca solo il voto finale al ddl. Gli enti saranno commissariati ed entro l’anno dovranno essere sostituiti, con una nuova legge, da liberi consorzi di comuni, i cui componenti saranno indicati dai sindaci. Non si terranno più elezioni per consiglieri e rappresentanti provinciali. Ecco uno dei più eclatanti gesti votati al taglio di sprechi da parte della giunta regionale siciliana, laboratorio politico cui il governo nazionale che scalpita per nascere dovrebbe guardare.