Modificato il provvedimento che stabiliva il limite d’età per l’uso delle e-cig a 16 anni: “Non esclusi danni alla salute”. Il divieto sarà valida fino al 31 ottobre 2013.
Niente ‘svapata’ per i minorenni. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha firmato un’ordinanza che vieta l’uso di sigarette elettroniche con presenza di nicotina agli under 18. Prima del provvedimento del ministero di via Ribotta, il limite di età per l’uso delle e-cig era di 16 anni. La nuovo divieto entrerà in vigore dopo il 23 aprile sarà valido fino al 31 ottobre 2013.
La decisione si è resa necessaria per garantire coerenza con la norma del decreto Balduzzi che, dall’1 gennaio 2013, vieta la vendita di prodotti del tabacco per i minori. Proprio Balduzzi aveva chiesto all’Istituto superiore di sanità una valutazione sui rischi dell’utilizzo della sigaretta elettronica. E i risultati dell’Iss avrebbero evidenziato che anche per i prodotti a bassa concentrazione per un uso moderato delle sigarette elettroniche, la quantità quotidiana di nicotina consumata è superiore a quella accettabile (definita dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare). Soprattutto per gli adolescenti.
La valutazione ha portato quindi il ministero a “non escludere effetti dannosi per la salute“. E sulla questione dovrà intervenire anche il Consiglio superiore di Sanità (Css), a cui il ministro ha chiesto un parere sullo studio dell’Istituto superiore di sanità. Il Css dovrà stabilire, tra l’altro, se le sigarette e le ricariche contenenti nicotina possano ricadere nella definizione di ‘medicinale per funzione’, applicabile a sostanze che comportano un’azione farmacologica e possono essere somministrate all’uomo.
L’Associazione nazionale fumo elettronico, l’Anafe, ha dichiarato il proprio “apprezzamento” per l’interesse del ministro nei confronti dell’utilizzo della sigaretta elettronica da parte degli italiani. Il presidente dell’associazione, Massimiliano Mancini ha accolto “senza alcuna obiezione l’ordinanza” del ministero della Salute, ma ha invitato il governo a un tavolo di discussione trasparente con la partecipazione di tutti gli stakeholders. Lo scopo di questo confronto sarebbe quello di “valutare costi e benefici, sanitari ed economici” del nuovo prodotto.