E’ giunta un’indicazione dal Ministero della Salute in risposta ad una esplicita richiesta di Federfarma Servizi in merito alla vendita di farmaci.
Le parafarmacie non possono vendere farmaci con obbligo di prescrizione per uso umano nemmeno se la ricetta provenisse da un medico veterinario ed il prodotto fosse destinato alla somministrazione su animali.
Il dubbio di Federfarma Servizi era nato dopo l’introduzione del decreto Cresci-Italia.
Infatti, secondo l’articolo 10 e 11 d.lgs 193/2006, un veterinario può prescrivere farmaci per uso umano nel caso in cui non esistano medicinali veterinari autorizzati per curare una determinata affezione di specie animale.
A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci s’azzecca diceva un noto rappresentante della prima Repubblica.
Come comportarsi se una parafarmacia chiede di essere rifornita di un etico di fascia A o C asserendo che il farmaco è destinato all’uso veterinario?
Questo in sostanza il dubbio di Federfarma Servizi. La risposta del Ministero è di quelle che non lasciano spazi ai dubbi: le parafarmacie non possono avvalersi delle deroghe del d.lgs relative agli etici per uso umano.
che gentili quelli di Federfarma a prooccuparsi pure per noi delle parafarmacie , tanto che vanno facendo domande al ministero per nostro conto….con tutto quello che fanno, convegni riunioni, ordinano statistiche di vario tipo non so proprio dove rimane loro il tempo per dormire , fa ridere il fatto che io in farmacia posso vendere Bentelan cpr, sempre io in parafarmacia non lo posso vendere, se non vivessi in un paese corrotto e schizzato direi che sono pazza…. ma poi mi torna subito in mente la corruzionene e la schizofrenia di tutto il paese e mi tranquillizzo
C’è poco da stare tranquilli. Giusto che il riconoscimento alla vendita della fascia C, abbia tutti i carismi legali che merita e non debba essere ottenuta con le furbizie all’italiana. Ma sconcertante pero’ che, alla capacita’ di vigilanza dimostrata da Federfarma sulle questioni delle parafarmacie, si alterni poi la totale incapacita’ di vigilare su fenomeni cento volte peggiori come quelli di Novi Ligure(e mi limito solo a quello).
Com’è la frase?: ” A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”?
Hai perfettamente ragione caro rosario, tutte quelle furbizie che avvengono in farmacia nessuno le nota……..medicinali con obbligo di ricetta venduti come caramelle, anticipazioni di farmaci che tanto poi passa il dottore compiacente………telefonatine ai vari medici che lavorano negli ambulatori il cui affitto lo paga il titolare di farmacia, per far prescrivere integratori in scadenza……..e poi tanto altro.
Sono storie vecchie, nessuno vede nulla, però federfarma si preoccupa di come dovrebbero operare le para.
Che schifo………ma in che razza di paese siamo!
tutto vero, ma NON è la regola!. Il problema è che nella tua analisi vi è sempre il “fascio”, non quello missino (ma tu 6 giovane, nn sai neppure che è esistito :)), ma l’insieme, la totalità: la stragrande maggioranza delle farmacie NON opera cosi’, passa le giornate a combattere con l’industria ed i grossisti che fanno mancare le medicine nella distribuzione italiana causa export parallelo (peraltro legale), si sbatte nel cercare una soluzione quando il paziente è dimesso sabato mattina con prescrizione di farmaci in Dpc ma senza ricetta ssn da parte dell’ospedale (quindi si chiama la guardia medica e si spiega il caso), cerca di risolvere il problema della nn consegna di ossigeno liquido magari a Natale, quando il paziente si sente rispondere dalla ditta “vada in farmacia a farsi dare l’ossigeno”, ed anche qui nn si contatta il medico compiacente, ma la guardia medica, (a me è capitato Santo Stefano e nn ero di turno, ed in paese vi erano 30cm di neve e la bombola l’ho data)
e potrei continuare: saremo stronzi, ma nn tutti siamo stronzi, o sbaglio?
Non sono giovane………e ti assicuro che la storia l’ho studiata anche io!
brava, la Storia insegna, peccato che tra poco di attende la SStoria…
Buon per te di essere una mosca bianca……….e per i tuoi dipendenti!
Qui comunque non si discute del fatto di essere più o meno “stronzi “……ma del fatto che moltissimi titolari operino nella completa ILLEGALITÀ.
dimostri ancora la tua convinzione, rispettabile, ma che io cerco di smontare; se parli di mosca bianca allora affermi che io sono uno dei pochissimi, in quanto la mosca bianca è log0=-infinito. quindi io accetto la tua opinione ma la confuto, e ogni volta che leggo molti interventi sentirmi una merda in quanto appartenente ad una categoria dove la quasi totalità dei colleghi è ladra, nn corretta, magnacciona, e quant’altro a me urta un pochino, in quanto secondo me la stragrande maggioranza è fatta da gente onesta
Anche io rispetto la tua opinione ma non la condivido.
È proprio per colpa dei tuoi colleghi titolari se sono dovuta scappare dalla farmacia………..ti racconto solo uno dei moltissimi aneddoti.
Dopo che mi sono rifiutata di dispensare un farmaco senza ricetta ( le famose cpr blu ), il magazziniere anziano mi ha preso per un polso e mi ha portato nell’ ufficio del capo……il resto te lo lascio immaginare.
Non dirmi che sono stata sfortunata, che queste cose nn succedono, che nn è vero che si dispensano farmaci con troppa facilità.
Ma se ci sono state inchieste per ossigeno e farmaci prescritti anche ai defunti……me le sono sognate?
Certo lavorare in una gdo non è sicuramente il massimo delle aspirazioni, ma ho potuto scegliere………quindi cari titolari cominciate a “FLY DOWN”
Ora possiamo scegliere!
cerco di andare con ordine:
1) io nn metto in dubbio che esistano le situazioni da te vissute, ma
contesto che siano la totalità; io affermo che esse vi siano, da te nn ho mai sentito una parola, una sola “tenera” nei confronti dei titolari, nel senso che
tu dai x scontato che tutti ititolari siano succubi del magazziniere anzian(ps, io nella mia zona le farmacie con il magazziniere le conto sulla punta di una mano, ma io sono in una zona piccola, che sta morendo economicamente grazie a quei politici che ci governano, di dx, ma anche di quella sx che da anni ha svenduto i diritti dei lavoratoti al neoliberismo)
quindi io rimarco la mia idea, gli aneddoti saranno molti, ma sono molti i comportamenti corretti
2) inchieste: guarda, fosse x me chi è colpevole nn andrebbe in carcere durante il giorno, ma a costruire strade oppure ponti, oppure case, oppure a pulire scuole o altro, e x qs mie idee nn mi reputo un fascista (x la fucilazione ci stiamo attrezzando :))
3) libera scelta, ci mancherebbe (ps io domani vedo un rappresentante e quindi tra poco vado in farmacia a controllare la merce per domani, al fine di agevolare il lavoro alla mia dipendente: come vedi nn tutti siamo il magazziniere anziano)
Molti comportamenti corretti è un parolone ………….diciamo pochi, anzi pochissimi.
Se non hai mai sentito da me una parola tenera sui titolari è perché non ho mai conosciuto un titolare decente!
Tranne la mia amica Rita (ma nn conta perché io le voglio bene e poi nn avendo mai lavorato con lei nn so come sia nelle vesti di titolare).
Qua si parla di Federfarma Servizi e non è la stessa cosa di Federfarma. Federfarma servizi raggruppa le cooperative dei farmacisti ed è interessata alla cosa direttamente. Se una parafarmacia chiede al grossista cooperativa un farmaco di fascia A, la cooperativa lo nega, la para fa ricorso e il giudice dice che il grossista doveva dare il farmaco perchè era destinato ad un cane poi la cooperativa si becca una multa che non finisce più.
Enrico, mi potresti dire quali cooperative di farmacisti aderenti a Federfarma servizi, forniscono le parafarmacie? Anche una sola va bene, ma ce ne fossero anche di piu’, mi farebbe comodo saperlo.
Non so se le para attualmente si servano dalle cooperative, so che le cooperative sono obbligate a fornire i prodotti ordinati a tutti, farmacie e parafarmacie. Qualche anno fa una cooperativa si prese una grossa multa per non averlo fatto.
@disqus_KwjlzonFyH:disqus Non so se sia giusto multare una cooperativa che si rifiuta di servire i non soci in quanto è vero che la cooperativa avendo un magazzino deve attenersi alla legge 219 che prevede tra le altre cose l’equità di trattamento tra le farmacie e le parafarmacie; ma essendo allo stesso tempo società di tipo cooperativo devono attenersi ad un possibile statuto in cui magari c’è scritto che è possibile servire i non soci.
Infatti la curiosita’ spinge a sapere se l’interessamento di federfarma servizi per le questioni di vendita di medicinali tutte proprie delle parafarmacie, sia anche un loro problema..
Ovvero quali sono le motivazioni che hanno spinto federfarma servizi ad occuparsi della questione in oggetto?
Qualcuno conosce qualche cooperativa, aderente a federfarma servizi, che serve parafarmacie?
La legge, piaccia o non piaccia, dice che tutti i grossisti (cooperative, spa ecc.) devono fornire tutti i soggetti abilitati a vendere medicinali al pubblico. Visto che i medicinali non sono una merce o un servizio qualsiasi, questa eccezione (per le cooperative) è magari discutibile ma non è proprio fuori dal mondo.
Le cooperative hanno dovuto cambiare il proprio statuto per adeguarsi alla legge.
La mia cooperativa si chiama COROFAR e nello statuto è prevista la possibilità di servire anche parafarmacie. Se poi ci siano para che comprano da COROFAR non lo so.
Ok,Grazie.
…le para-aberrazioni vanno chiuse… la professione riformata col blocco dei corsi di laurea x due anni almeno e successivo n chiuso .. le rurali e piccole, incentivate e protette .. i campanili demoliti .. la deontologia resa INELUTTABILE ..tutto il resto è DERIVA COMMERCIALE!
Tratto dalle lettere da Bruxelles? Un giorno mi dovro’ decidere a leggerle…
I campanili demoliti? Ce ne sono troppi?