Roberto Tobia – “Difendere la farmacia è difendere la collettività”

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Roberto TobiaIn un’intervista pubblicata oggi dall’edizione palermitana del quotidiano la Repubblica, il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, fa luce sulle criticità della farmacia e della professione farmaceutica, sospese loro malgrado in una condizione di indeterminatezza. Sulla linea dell’orizzonte, infatti, è già ben definita la prospettiva della “farmacia dei servizi”, che la zavorra di un presente fatto di margini di guadagno ormai ridotti al lumicino, spesa farmaceutica territoriale in calo continuo, distribuzione dei farmaci PHT nelle strutture pubbliche, nuovo accordo convenzionale in ritardo ultradecennale e via elencando, impedisce però di raggiungere nei fatti.
Ed è appunto questo confinamento coatto in una specie di terra di nessuno che Tobia denuncia: “Alla luce della legge 69/2009, le farmacie possono iniziare a svolgere una serie ulteriore di servizi: screening preventivi, autoanalisi del sangue, prenotazioni presso ospedali e Asl eccetera” spiega il presidente di Federfarma Palermo a la Repubblica. “Da questo punto di vista, il raggio d’azione si è ampliato e divenuto più complesso. Ma per contro si sono ridotti fortemente i margini di guadagno a causa dei tagli operati sulla spesa farmaceutica, l’unica costantemente monitorata nell’ambito della spesa sanitaria.Più semplice da tagliare rispetto ad altre voci, è la sola in decrescita a dispetto, ad esempio, di quella ospedaliera,da anni incontrollata e fuori controllo; per non parlare poi degli ipotetici risparmi operati dalle Asp per ladistribuzione dei farmaci del PHT.”
Tobia sottolinea come le asserite  economie realizzate attraverso la distribuzione diretta dei farmaci rimangano in realtà sulla carta e producano disagi e costi di altra specie.”Recenti indagini dimostrano…che i pazienti,  gravati del peso della malattia, sono costretti a ritirare il farmaco in giorni e orari a volte inconciliabili con le loro esigenze anziché nella farmacia vicino casa” spiega il presidente dei titolari palermitani. “Questo rappresenta un costo sociale di peso incalcolabile per il cittadino che non comporta alcun risparmio per la collettività”.
Per contro, denuncia Tobia, sono lasciati “pochi spazi di azione” alle farmacie,  per la prima volta costrette a ridimensionare gli organici. “Il rischio è perdere di vista l’obiettivo della difesa della salute pubblica a favore di altri interessi, come quello di grandi gruppi che puntano spostare il fatturato derivante dai farmaci su altri canali distributivi” è il lucido e puntuale avvertimento del leader dei titolari palermitani. Che mette in guardia contro il rischio di depauperare la rete di assistenza e tutela sanitaria del cittadino: “Nessuna altra struttura, come le farmacie, può infatti vantare una diffusione tale e una disponibilità 24 ore su 24″.

Via F-Mail.it – Federfarma Roma

4 COMMENTS

  1. La PROPAGANDA continua imperterrita , tutti i giorni e dovunque si devono leggere queste cose di superficie , proprio dal SUD in questo caso dove lo sanno pure i muri (quelli santificati delle farmacie) che i colleghi dipendenti stanno peggio che altrove in ITALIA, lor signori devono RIDURRE IL PERSONALE, e come fanno? hanno bacini di utenza allucinanti nelle piu’ grandi citta’ del SUD, provassero a farseli da soli 400 scontrini al giorno e tanti auguri

  2. No assolutamente perche’ il Dott.Scioscia denuncia una situazione di profondo squilibrio e ingiustizia, la PROPAGANDA di Federfarma opera attraverso dichiarazioni assolutamente non dimostrabili sulle menti piu’ labili e distratte della popolazione per arrivare a convincere che e’ come dicono loro, quando noi del settore sappiamo che non e’ cosi, per arrivare a coloro i quali prendono decisioni politiche, esempio pratico: sono circa 500 su 17500 le farmacie che stanno sotto i 500 mila euro di fatturato, le altre tutte sopra, mentre per un normale esercizio commerciale e’ un risultato appezzabile,, Federfarma e soci attraverso la PROPAGANDA ne fanno casi di quasi POVERTA, adducendo anche che le farmacie hanno piu’ spese di altri negozi, cosa del tutto falsa , ma lavorano sull’immaginario collettivo per fare passare questa tesi, e cosi via, alla fine anche quelli che vivono con meno di 1500 euro al mese se ne convincono, come se fosse vero, pura propaganda.

  3. come sta facendo il PDL con l’IMU, e’ una autantica boiata ma la PROPAGANDA arriva alle menti piu; deboli della popolazione e li convince che con quelle 2-300 euro passeranno un anno felice, e’ talmente evidente la propaganda ma sugli italiani delle fasce piu’ deboli rimane il concetto che loro hanno restituito SOLDI VERi, niente di pu’ stupido ma il nostro popolo e’ cosi e Federfarma lo sa perfettamente

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