La Federazione ritiene fondamentale richiamare nuovamente l’attenzione degli Ordini sulla necessità di vigilare sullo scrupoloso rispetto da parte di tutti gli iscritti delle norme che regolano l’esercizio della professione e delle disposizioni deontologiche.
In proposito, si rammenta che la consegna di medicinali senza ricetta medica può avvenire solo in caso di estrema necessità ed urgenza, qualora si verifichi una delle condizioni previste dal D.M. 31.03.2008 (patologia cronica, necessità di non interrompere il trattamento terapeutico e prosecuzione di terapia a seguito di dimissioni ospedaliere), con le modalità da esso stabilite e comunque mai in regime SSN.
Al di fuori di tali ipotesi, la normativa italiana prevede specifiche sanzioni per queste condotte, nel momento in cui le stesse siano segnalate alle autorità competenti nei modi previsti dalla legge.
Sussiste, inoltre, una specifica competenza disciplinare degli Ordini professionali, atteso che anche l’art. 24 del Codice Deontologico del Farmacista vieta espressamente tali comportamenti.
Si ricorda, altresì, che, ai sensi dell’art. 11 del Codice Deontologico, al farmacista è vietato porre in essere iniziative o comportamenti che limitino o impediscano il diritto di libera scelta della farmacia da parte dei cittadini.
Peraltro, la consegna a domicilio dei medicinali deve rispettare quanto sancito dall’articolo 28 del Codice Deontologico.
Si rammenta, infine, che i rapporti con i sanitari abilitati alla prescrizione di medicinali non devono essere motivati e condizionati da interessi e vantaggi economici (art. 14, comma 1, del Codice Deontologico).
Condotte non conformi alle norme recano grave pregiudizio all’immagine della professione e, pertanto, si invitano i Signori Presidenti a vigilare con attenzione sulle condotte professionali degli iscritti all’albo.
Nn ho mai sorriso in vita mia come adesso…….questo articolo è veramente spassoso !
Ma che cosa ci vogliamo raccontare, in farmacia i medici lasciano le ricette (tanto x essere certi che il paziente nn vada altrove), si anticipano medicinali, si vende tutto senza ricetta e di tutto…..se potessero si venderebbero la madre la nonna e la zia…..così tanto x fare cassa!
io almeno 5 volte al giorno ormai da 7 anni ripeto: signora ci vuole la ricetta, ma stia tranquilla vada in farmacia che glielo danno senza! anche a me l’articolo fa veramente ridere…..quasi quasi ci credo…. poi il CODICE DEONTOLOGICO…. ma certo…come no!
Maria ti capisco bene, considera che un giorno un signore che voleva la tachipirina 1000 mi ha detto che mi stavo inventando l’obbligo della ricetta solo perché al momento nn l’avevo! Visto che in farmacia l’aveva sempre presa tranquillamente.
Ha fatto un casino pauroso e se ne è andato tirandomi delle monetine che aveva in mano………..ci tocca subire anche questo……..che vogliamo fare!
per non parlare dei magazzinieri e commessi che con la scusa che ci lavorano da una vita fanno i “farmacisti” e danno di tutto e di più compresi i consigli!!!!
Paghiamo gli ordini senza avere nessuna tutela!!!