Non si placano i dibattiti, i dubbi e le polemiche intorno alle sigarette elettroniche e tutto ciò che ne deriva. Dopo il boom dei primi mesi, che ha visto crescere i dati di vendita in maniera esponenziale, non sono poi mancate voci critiche. Ma al di là di ogni giudizio o presa di posizione, è innagabile che le notizie sulle ‘bionde di nuova generazione’ sono spesso all’ordine del giorno. E se è stata approvata, proprio pochi giorni fa, dalla commissione Giustizia del Senato una tassa del 58,5% sulle sigarette elettroniche che servirà a “salverà” gli agenti penitenziari dai tagli che dovevano colpirli. E’ anche arrivata la risposta del commissario europeo alla Salute Tonio Borg ad un’interrogazione depositata dall’europarlamentare Niccolo’ Rinaldi, dell’Idv.
”La maggior parte delle sigarette elettroniche sul mercato – scrive Borg – dovrebbe disporre di un’autorizzazione all’immissione in commercio come prodotto farmaceutico. La loro commercializzazione dovrebbe rispettare le norme applicabili ai prodotti medicinali, compresa un’analisi rischio-beneficio prima dell’immissione sul mercato, l’obbligo di rispettare standard qualitativi noti come ‘buone prassi di fabbricazione’ e quello rispettare il sistema di farmacovigilanza dell’Ue”.
”Le sigarette elettroniche contenenti livelli di nicotina superiori a determinate soglie – prosegue il commissario -, identificate basandosi sul tenore di nicotina delle terapie sostitutive di tale sostanza che sono gia’ state autorizzate all’immissione sul mercato dagli Stati membri, rientrerebbero nel quadro legislativo dei prodotti medicinali, di conseguenza prima dell’immissione sul mercato richiederebbero un’autorizzazione a norma della legislazione farmaceutica. Quanto alle sigarette elettroniche il cui contenuto di nicotina non superi tali soglie la proposta della Commissione prevede che debbano recare avvertenze sanitarie”.
Dunque, un monito per l’Italia, quello che giunge dal commissario Ue, affinchè il nostro Paese si adegui alla legislazione europea. E la decisione a livello sovranazionale era stata presa poco meno di un mese fa. Il Consiglio dei ministri della Salute dell’Unione Europea, a Lussemburgo, aveva approvato la revisione della direttiva sul tabacco. Nel testo finale era stato previsto che le cosiddette e-cig , se conterranno oltre un milligrammo di nicotina, dovranno essere considerate come i prodotti medicinali ed essere sottoposte alle relative regole e autorizzazioni, ovvero la vendita potrà avvenire solo nelle farmacie. Quando la nicotina sarà inferiore a 1 mg dovranno comunque essere rispettati specifici obblighi di informazione sulle conseguenze negative per la salute dei fumatori.
Bisogna difendere la sigaretta elettronica. Ne ho comprata una, marca Fumok, e mi ha aiutato a smettere di fumare!