Le incongruenze sorte in Toscana a seguito dell’oramai e noto “Progetto di logistica sanitaria integrata“, voluto dalla Regione e grazie al quale l’Asl di Siena e Poste Italiane consentiranno la distribuzione domiciliari di farmaci per soggetti cronici, sembrano aver cominciato a manifestare i proprio riflessi, con risvolti negativi e positivi in base alle parti interessate, anche in Liguria con la ratifica di un accordo non molto dissimile che pare perseguire gli stessi criteri di fondo, tracciando una via comune con lo “Sportello amico“.
Non pare però dello stesso avviso Federfarma Liguria, la cui presidente, Elisabetta Borachia, ha voluto chiarire le opinioni e la posizione che verrà assunta a tal proposito: “Questo accordo ci coglie di sorpresa soprattutto in virtù di una consolidata partnership tra farmacie private e pubbliche della Liguria da una parte e Regione e Aziende sanitarie locali dall’altra. Partnership che ha portato alla costruzione di una efficiente e collaudata rete sanitaria territoriale che assicura anche la prenotazione delle visite specialistiche all’interno delle farmacie e, nelle province di La Spezia e Savona, il pagamento del ticket”.
Alla luce della macchina organizzativa già messa in moto e che sarà capace di rispondere alle medesime necessità alle quali s’intende rivolgere lo “Sportello Amico” le perplessità, manifestate da Federfarma, sono molte e tutte rivolte anche agli investimenti già avviati ed effettuati per ammodernare le strutture farmaceutiche in base agli accordi già stipulati con la Regione che improvvisamente varato un nuovo progetto similare con un’ente esterno e decisamente non abilitato per svolgere la mansione in un settore di non appartenenza :”Il servizio ticket entrerà a pieno regime ai primi di ottobre e i Pos e la rete informatica sono stati appena installati in accordo con Regione Liguria e Asl. A Genova le farmacie hanno già inoltrato da tempo una proposta per il pagamento del ticket e il ritiro dei referti nei presidi. Ci domandiamo oggi quale sia il pensiero del presidente della Regione Claudio Burlando e dell’assessore alla Salute Claudio Montaldo in merito al cosiddetto progetto che ha visto il varo ieri a Genova”