Con l’avvento della crisi le nuove ricchezze vengono stimate in beni di utilizzo comune che precedentemente si tendeva a sottostimare, così se nei dati recentemente forniti dalle associazioni di categoria, la spesa sanitaria farmaceutica ospedaliera è in costante aumento, la colpa potrebbe non essere soltanto di un criterio incontrollato di sprechi, oltre che di utilizzo di terapie molto complesse ed altamente costose, ma anche anche e soprattutto dei furti di medicinali all’interno degli stessi ospedali.
Quanto visionato viene sostenuto fortemente dallo Sportello dei Diritti alla luce degli ultimi rendiconti che hanno evidenziato la perdita, tramite i furti subiti tra il 2012 e i primi 6 mesi del 2013, un budget complessivo di ben 15 milioni di euro, destinato ovviamente a crescere nella seconda metà dell’anno e con un trend la cui frequenza sembra non voler accennare a degli arresti. Il SSN da questo punto di vista ne esce notevolmente indebolito, in particolare regioni come Calabria, Puglia, Sicilia, Campania, Abruzzo e Lazio risultano essere le più colpite sebbene il fenomeno sia tale d’aver iniziato a prender piede anche in aree notoriamente più virtuose, generando anche una certa preoccupazione per i rendimenti finanziari del SSN qualora questo diventi del tutto incontrollabile.
Ecco quindi l’idea di richiedere, per sopperire al problema e porre uno stop, un rafforzamento nei servizi di vigilanza, ritenendo tale misura perfettamente adatta a contenere e scoraggiare una buona percentuale dei furti con notevoli vantaggi ed in tempi anche molto brevi, una misura di prevenzione che, nei recenti casi che hanno interessato l’ospedale cittadino di Vigevano, a Pavia, ed il Cardarelli, di Campobasso, avrebbe permesso di risparmiare circa 230 mila euro nel giro di pochi giorni, rendendo pienamente l’idea dei miglioramenti derivata da una sua applicazione su scala nazionale in termini di costi e vantaggi, potendo devolvere quanto risparmiato per investimenti capaci di far ripartire il sistema sanitario straziato dai continui tagli al budget.