“Dopo decenni in cui la sanita’ italiana, e in particolare l’assistenza farmaceutica sono stati oggetto di tagli lineari, il fatto che questa volta si sia scelta un’altra via per la Legge di stabilita’ e’ senz’altro un elemento positivo”, commenta così il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani Andrea Mandelli, i provvedimenti relativi al settore farmaceutico contenuti nella legge di stabilità . “Va dato atto al governo – prosegue Mandelli -, e in particolare al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, di essersi adoperati per evitare una soluzione semplice ma potenzialmente disastrosa per il paese. Quando si interviene sulla sanita’ in modo indiscriminato si corrono inevitabilmente due rischi”.
“Il farmacista e’ da sempre testimone diretto quanto la politica di ‘austerity della salute’ stia incidendo sulla vita quotidiana dei cittadini, ma anche sulla funzionalita’ stessa del servizio farmaceutico – prosegue il presidente della FOFI -. Tutto questo non significa pero’ che sulla sanita’ non si debba intervenire, non per ridurre una spesa che ci vede gia’ oggi al di sotto di Francia, Germania e Gran Bretagna, ma per ottimizzare l’impiego di queste risorse. E’ un passo fondamentale, ma che non puo’ essere condotto sotto la mannaia delle continue riduzioni del Fondo sanitario che abbiamo sperimentato finora”.
E anche Federfarma, a nome delle farmacie private, esprime ”grande apprezzamento per l’operato del Ministro della salute Beatrice Lorenzin che si e’ battuta con determinazione per impedire che il settore farmaceutico, gia’ fortemente penalizzato negli anni passati, fosse nuovamente oggetto di tagli insostenibili nella legge di stabilità”.
”E’ estremamente positivo il fatto che il ministro Lorenzin abbia tenuto conto delle preoccupazioni degli operatori del settore riguardo alle conseguenze negative che ulteriori tagli avrebbero prodotto sull’efficienza del servizio farmaceutico, gia’ oggi messo a dura prova dai continui interventi di contenimento della spesa – dichiara Annarosa Racca, presidente di Federfarma -. Aver evitato nuove e pesanti penalizzazioni, che avrebbero avuto ripercussioni fortemente negative sui cittadini, e’ un risultato politico importante. Infatti ora sara’ possibile aprire un confronto tra Istituzioni e farmacie sullo sviluppo del settore farmaceutico e sul ruolo che le farmacie stesse, in sinergia con i medici di medicina generale, possono assumere nel processo di potenziamento delle cure primarie, in linea con quanto previsto dal Governo nella nota di aggiornamento al Def 2013″.
“Garantiremo tutta la nostra disponibilita’ al Governo e alle Regioni – conclude Annarosa Racca – per favorire una razionalizzazione del sistema che permetta di ottenere risultati strutturali in termini di trasparenza, contenimento dei costi e miglioramento del servizio”.