«In questa manovra nessun taglio alla sanità in tre anni, i cittadini ripensino a quello che hanno letto sui giornali». Questo è ciò che ha affermato Enrico Letta martedì 15 0tt0bre, quando finalmente le paure riguardo ai presunti tagli della spesa sanitaria e dei tetti di spesa farmaceutica sono sparite.
La Legge di Stabilità, infatti, approvata martedì non andrà a toccare il sistema sanitario. Ma le paure riguardanti la questione non erano infondate visto che nella bozza della Legge di Stabilità all’art. 13 riguardante la “Razionalizzazione della spesa sanitaria” si leggeva: «Riduzione del livello del finanziamento di 500 milioni di euro per l’anno 2014, di 1.040 milioni di euro per l’anno 2015 e 1.110 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016».
Riduzione che fortunatamente, come già detto, non è stata approvata. In 10 anni è la prima volta che i tagli non riguardano anche la spesa sanitaria, sottolinea il ministro Beatrice Lorenzin e questa è una buonissima cosa. Lo pensa anche la Federfarma Servizi, che loda la decisione del Consiglio dei Ministri.
Secondo Antonello Mirone, il Presidente di Federfarma Servizi, degli eventuali nuovi tagli alla spesa sanitaria avrebbero creato una situazione più che drammatica. Secondo Mironi, in linea con il pensiero del ministro Lorenzin, la sanità non è più in grado di sostenere altri tagli proprio per il fatto che in questi ultimi 10 anni è stata già profondamente danneggiata.
Certo, gli sprechi nel settore ci sono e la situazione deve essere risolta, ma non è portando la spesa sanitaria all’osso che si otterrà qualcosa di buono, oltretutto in un ambito così delicato come quello della salute.
In conclusione, comunque, Federfarma Servizi si ritiene soddisfatta del risultato, visto che nel corso di questi mesi ha avuto spesso tavoli tecnici di discussione insieme al Consiglio dei Ministri. Mirone rinnova la sua disponibilità e quella di Federfarma Servizi ad aiutare il Governo e le istituzioni competenti nella realizzazione dei LEAF (livelli essenziali di assistenza farmaceutica).