Dal 2006 al 2013, quindi in sei anni, la povertà sanitaria a Roma è cresciuta di almeno il 503%. Lo dimostra la richiesta di medicinali gratuiti, raccolti dal Banco Farmaceutico e distribuiti dalle realtà che si occupano di assistere le fasce sociali più deboli, che sono passati dai 5.800 del 2006 ai 35 mila di quest’anno. Tutto questo dimostra come l’accesso ai farmaci sia diventato un problema reale per moltissime famiglie.
E’ proprio la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus ad affrontare la questione durante un’intervista rilasciata al giornale online Roma Sociale. L’avanzare del disagio economico registrato a Roma è notevole. Si pensi che, sempre basandosi sulle percentuali illustrate dal Banco, l’incremento della povertà sanitaria nel Centro Italia è stato in sei anni del 476%, un valore molto alto, ma comunque più basso rispetto a quello registrato nella capitale.
Le richieste di farmaci gratuiti arriverebbero principalmente da realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico come, ad esempio, la Croce Rossa, sede locale, e la Comunità di Sant’Egidio che vanno ad aggiungersi a realtà di assistenza molto significative sul territorio: lo storico ambulatorio della Caritas di via Marsala, il Centro Astalli per l’accoglienza dei rifugiati, l’istituto di Medicina solidale che opera in uno dei quartieri più problematici, cioè Tor Bella Monaca.
A tutte queste realtà si aggiungono gli enti e le associazioni dedicati ai nuclei familiari in situazioni di fragilità, come le case di accoglienza per mamme sole con bambini o padri separati, per bimbi stranieri affetti da gravi patologie giunti in Italia per curarsi, per il recupero di minori e adolescenti problematici o ricoveri per persone senza fissa dimora e altri ancora. Il Banco Farmaceutico raccoglie i farmaci donati dai cittadini romani e poi,a seconda delle esigenze, li distribuisce alle varie associazioni che a loro volta li distribuiscono alle persone bisognose.
Però c’è anche da sottolineare che, insieme alla crescente domanda di “sostegno sanitario”, è cresciuta anche la risposta, ovvero la solidarietà. Dal 2006 a oggi, infatti, la donazione dei farmaci a Roma è aumentata del 275,3% passando dai 3997 a 15.000. «Abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza su Roma» afferma Consuelo De Lorenzi, responsabile della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus di Roma.
E spiega: «A questa nuova presenza occorre aggiungere anche il progetto di recupero dei farmaci non scaduti conservati a casa dai cittadini che è in corso come start-up nazionale proprio a Roma. Infatti in tutte le farmacie comunali si possono consegnare i medicinali non scaduti che non servono più. Stiamo lavorano anche con la Regione Lazio per fare partire questo progetto anche nelle altre province laziali».
La De Lorenzi ricorda come il Banco stia lavorando da oltre un anno per riuscire a soddisfare tutta la richiesta romana, coinvolgendo sempre più le farmacie e le realtà istituzionali, ma la completa risoluzione del nuovo fenomeno che la responsabile della Fondazione chiama «povertà farmaceutica», purtroppo, è ancora lontana.