pH 4,51 – Un’intervista impossibile

1
884

maurizio bisozzi – Professor Galeno, prego si accomodi…

– Sono un uomo umile, chiamami semplicemente magister.

– Magister, lei non immagina quanto io sia onorato..

– Lei chi? Qualcuno che non è qui? Dammi del tu, come si faceva tra latini.

– Davvero posso? Allora Galeno..

– Magister Galeno, se non ti dispiace…

– Oh, mi scusi. Anzi scusami.

– Per Giove, quanto si è imbarbarita la mia lingua, quanto tempo perdete a piazzare sillabe prima o dopo il verbo. Ai miei tempi…

– Ecco, proprio di questo volevo chiederti, dei tuoi tempi.

– Domanda pure figliolo, ma prima dimmi: vedo un caduceo sulla tua tonaca, sei forse anche tu un membro della setta dei therapeutes?

– In un certo senso. Sono un farmacista, un preparatore di rimedi medicamentosi per curare le genti.

– Per Atena, un collega! E dopo così tanti anni ancora la gente si ammala, non avete trovato rimedi al pneuma corrotto dai quattro umori corporei?

– Be’, ecco, direi di no. Anzi, quanto a corruzione, ti assicuro che siamo molto più avanti di quanto tu possa immaginare.

– E gli umori? La rete mirabilis?

– E che vuoi che ti dica, magister. Gli umori subiscono gli influssi del Senato e tendono sempre più a un colorito nero…

– Il Senato faceva danni già ai miei tempi. Perché non scegliete un Tiranno che risolva tutti i problemi?

– Guarda, anche su questo punto siamo abbastanza avanti, ma non divaghiamo. Dimmi piuttosto, come fai a conoscere Internet?

– L’etimo del vocabolo mi appartiene, ma quel net finale mi è sconosciuto. Forse perché il tennis ai miei tempi non era ancora stato inventato?

– Ma no, che c’entra! Era il tuo domandare della rete mirabilis che mi ha tratto in inganno e fatto pensare al web.

– Web? Quali oscure verba usi, o collega?

– E’ inglese, una lingua del Nord.

– Non pronunciare parole e terre barbare, ricordati che hai di fronte un magister!

– Sai, magister, qui sono cambiate diverse cosette. Ti dico solo che la natia Turchia e la vicina Grecia sono oggi ai confini dell’Impero.

– Vuoi forse dirmi che i barbari sono al potere?

– Tu vuoi a tutti i costi farmi prendere una denuncia, parliamo d’altro. Il tuo nome è immortalato nella professione di noi farmacisti: i rimedi che allestiamo in laboratorio vengono idealmente fatti risalire alle tue sperimentazioni.

– Lusinghiero. E allora cosa sono tutte quelle scatoline colorate sul tuo banco?

– Quelli sono OTC, magister. Un acronimo di… vabbe’, un termine barbaro che ti farebbe alterare.

– E quel cartello che avvisa del taglio di prezzo del 40% sui farmaci cos’è? La solita decima che Roma impone all’Impero?

– Sono cambiati i tempi, magister. Oggi Roma la decima la impone solo a noi farmacisti.

– Per Giove! E che dicono i nostri Pretori?

– Il proconsole Mandellus e la proconsolatrice Racca nei comizi curiati parlano della Apoteka officiorum.

– Lo traduco in farmacia dei servizi?

– Lasciamolo in originale, rende meglio la trasformazione della farmacia in ufficio. Resta comunque una grande vittoria: pensa che inizialmente era prevista la confisca dei nostri beni e l’esposizione di tutti i farmacisti ad bestias.

– Sì, ma perchè solo ai farmacisti? In cosa avete offeso l’imperatore?

– Nessuna offesa all’imperatore, per dirla alla tua maniera pecunia non olet anche se intorno si sente una forte puzza di bruciato.

– Vuoi forse dire che i mercanti si sono appropriati della nostra nobile professione? Cacciateli dal tempio!

– E chi dovrebbe farlo? Chi è impegnato nelle primarie non si perde dietro a questioni secondarie, chi si è scisso rischia di essere lui il cacciato dal tempio. E poi c’è la crisi e tutti siamo chiamati a fare sacrifici

− Vuoi dire che sono state ridotte le bighe blu e i compensi al Senato? O al solito pagano i Plebei e i Patrizi si trastullano in festini con musici e licenziose ancelle?

− Tu vuoi vedermi finire in catene al Colosseo, la prossima volta intervisterò l’aspide di Cleopatra: è meno velenosa di te…

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here