Laurea in Farmacia: iscrizioni in calo, il futuro sarà la specializzazione

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sciopero farmacista braccia incrociateSe i dati diffusi da Almalaurea stanno evidenziando un crollo degli sbocchi occupazionali per la professione, spingendo Fofi alla definizione di un portale che possa avvicinare l’Università, e quindi la laurea in farmacia, al mercato del lavoro adattando la formazione e le competenze alle reali necessità, l’effetto diretto di questo trend si sta traducendo ed esprimendo direttamente sulla quote delle iscrizioni alla facoltà che, secondo recenti dati, sarebbe in forte calo, con una continuità tale da confermare la perdita di appeal, dovuta a diversi fattori.

A discutere del futuro della professione e della ristrutturazione della laurea in farmacia, sono stati il vicepresidente Mnlf, Fabio Romiti, il presidente del Movimento nazionale liberi farmacisti, Vincenzio Devito, e due figure di spicco nell’ambito formativo come Ettore Novellino e Maurizio Cini, il primo presidente della Conferenza dei presidi della facoltà ed il secondo professore ordinario all’Università di Bologna, che in occasione della giornata conclusiva di FarmacistaPiù hanno dibattuto su punti chiave quali l’accesso a numero chiusi, gli sbocchi lavorativi in funzione dell’attuale percorso formativo e di specializzazione, oltre all’accesso all’albo ed all’esame di stato.

Per risollevare la richiesta sul mercato di farmacisti, e fornire quindi una boccata d’ossigeno alla laurea in farmacia, la proposta di Romiti è stata di non effettuare particolari stravolgimenti legislativi, risolvendo di fatto anche l’ostacolo del numero chiuso che non risulterebbe più un deterrente per gli aspiranti farmacisti, aspetti approvati da Novellino che ha indicato come l’Università, ed in particolare quella di Napoli, siano pronte a riformarsi puntando in particolare alla specializzazione, mentre, secondo Cini, l’ultimo passo da compiere riguarda l’esame di stato da adeguare ai moderni tempi per risultare competitivi, essendo quest ultimo ancora vincolato alle definizioni del 1957: “L’Università deve saper cogliere le modifiche generazionali ma non trascurare i fondamenti della professione“.

 

1 COMMENT

  1. In futuro sarà una facoltà ”a numero chiuso” dove si studierà marketing e servizi in farmacia riservato ai figli dei titolari e poi una laurea biennale per magazzinieri ”da banco”(over the counter)

  2. Tanto andranno avanti solo i figli dei figli dei figli
    dei farmacisti!!! E vi chiedete perché le iscrizioni sono calate??? Stiamo ancora aspettando le graduatorie di concorsi fatti anni e anni fa per avere una sede farmaceutica! !! Per i farmacisti che non hanno già la farmacia o un capitale per aprire anche solo una parafarmacia in italia non c’è futuro!!!

  3. Gli insegnamenti del corso di laurea in farmacia, come sono svolti in Italia, permettono di ottenere una buona conoscenza per lavorare anche nell’industria farmaceutica, alimentare, cosmetica, biotecnologica, chimica, nelle agenzie dei medicinali. Credo che il lavoro di farmacista collaboratore all’interno di una farmacia territoriale oggigiórno sia semplice, poco rischioso, ben retribuito per ciò che richiede e quindi che molti neo farmacisti decidono di intraprendere.

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