Caso Avastin: perquisizione Aifa da Gdf, acquisiti documenti Roche-Novartis

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finanzieri-k8rF--1280x960@ProduzioneL’inchiesta sul caso Avastin entra nel vivo, dopo la multa commissione dall’Antitrust a seguito dell’emersione di rapporti industriali volti a creare una sorta di piano mirato a favorire il rimborso di Lucentis, sfruttando le lacune della precedente normative sui farmaci off-label, su richiesta del procuratore Nello Rossi e del pm Stefano Pesci la Guardia di Finanza, ed in particolare il nucleo speciale militare Tutela Mercati  e Frodi Tecnologiche, si sono rivolti verso la sede di Aifa, finita al centro delle polemiche per il prezzo del farmaco, acquisendo tutte le documentazioni presentate da Roche-Novartis.

Nonostante le forti polemiche che hanno investito recentemente l’Agenzia Italiana del Farmaco, per alcune scelte non proprio chiare sulla revisione dei prezzi dei farmaci nel caso Avastin durante gli anni, l’indagine e la perquisizione, come chiarito dalla stessa Gdf, non sarebbe rivolta a rilevare eventuali anomalie da parte di Aifa bensì soltanto a raccogliere i materiali in suo possesso inerenti Roche-Novartis al fine di accertare, confermando le ipotesi d’accusa, l’alterazione dei documenti che sarebbe stata condotta in modo congiunto dalle due multinazionali al fine di spingere, in modo ingannevole, la stessa Agenzia a pattuire il prezzo oramai noto di Lucentis.

I documenti acquisiti sarebbero attualmente al vaglio degli inquirenti che proveranno a ricostruire meticolosamente i passaggi intercorsi tra Aifa e Roche, e successivamente tra la stessa e Novartis, con iter paralleli per Avastin e Lucentis, provando a dimostrare, individuando i nessi, che i due farmaci siano stati presentati e realizzati, con relativi documenti contraffatti, appositamente per indurre al quadro di configurazione off-label che ha permesso alle due multinazionali di trarre vantaggio dai rimborsi per la degenerazione maculare, illecito che ha indotto recentemente il Ministero della Salute a chiedere un risarcimento danni pari ad 1,2 mld di euro, che si sono sommati agli oltre 180 mln richiesti dall’Antitrust che la stessa Roche, per il caso Avastin, ha annunciato di non aver pagato attendendo la sentenza del ricorso al TAR Lazio.

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