“Farmaciste In. .sieme” è un’associazione senza scopo di lucro che abbraccia titolari, collaboratori, informatori e professori nata con un unico scopo: il solo amore della categoria.
Dopo due anni di attività vuole ricordare come e in che modo sono riuscite a portare fuori dalle mura della farmacia tale professione e nel farlo coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che la sostengono soprattutto il presidente Valeria Galdiero, il segretario Angela Margiotta e il tesoriere Carmela Russomanno.
All’associazione risultano iscritte professioniste di tutta Italia e la pagina di facebook registra quasi 600 colleghe.
Abbiamo posto alcune domande riguardo l’operato di questi due anni e le iniziative di “Farmacista In…sieme” sono davvero molte.
Quale è stato il vostro primo progetto?
Ci siamo occupate di un progetto per le scuole elementari e medie conclusosi con gita a Tivoli dal titolo “L’Acqua bene prezioso”. Molti bambini in seguito alle nostre lezioni sono stati premiati dal Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli Vincenzo Santagada, dal Presidente di Federfarma Michele Di Iorio e la Dott.ssa Valeria Galdiero. Quest’anno invece abbiamo trattato la sana e corretta alimentazione presentando un progetto dal titolo “Mangia a Colori” che ha visto la partecipazione di oltre 1200 bambini a cui è stata consegnata una piramide alimentare da completare e colorare.
Cosa vogliono significare tali progetti?
Il nostro obiettivo è soprattutto creare un linkage che possa coinvolgere la scuola con gli annessi professori, famiglie e professionisti che operano nel campo della salute proprio per fare in modo che i nostri messaggi aventi come primo interlocutore gli adolescenti possano arrivare anche nei nuclei familiari e creare sempre più una società responsabile, aggiornata e soprattutto responsiva alle continue e repentine evoluzioni.
E negli ambienti ospedalieri siete attivi ?
Ci siamo avvicinate anche a queste strutture e proprio a Pasqua abbiamo portato uova e pensierini che potessero rendere felice, seppure per non molto, i bambini ammalati dell’Ospedale Pausillipon di Napoli. Quest’esperienza è stata davvero toccante ma siamo pronte a ripeterla per stare quanto più possibile accanto a chi davvero ha bisogno e chiede di essere felice anche con un semplice pensiero e sorriso di conforto.
Ambizioni future dell’associazione ?
Sicuramente tutto ciò che non può far altro che essere costruttivo soprattutto per le nuove generazioni in un mondo sempre più difficile e violento che dona poco tempo ai veri valori della vita. Non ultimo nelle farmacie abbiamo creato un “Punto di Informazione per le Donne che subiscono Violenza”. Patrocinato dalla Commissione “Pari opportunità della Regione Campania”, dall’Ordine dei Farmacisti di Napoli, da Federfarma Napoli, dalla CISL e dall’osservatorio di Vittimologia Italiana vuole essere un punto d’ascolto per molte donne che non hanno il coraggio di raccontare e denunciare le violenze subite e per fare ciò ci avvaliamo di uno staff di psicoteraupeti, sportelli ascolto e case famiglia. Ogni farmacia è provvista di brochure e indicazioni di persone a cui rivolgersi con gli annessi numeri telefonici con la possibilità di poter rimanere sempre nell’anonimato. “Progetto Mimosa” è il nome che gli è stato dato ed alcune delle vittime, non ultima una donna molto giovane, hanno già composto il numero telefonico per chiedere aiuto.
Il successo dei FarmacisteIn…sieme ?
Piccoli traguardi sono per noi grandissimi successi. Crediamo in ciò che facciamo e non intendiamo assolutamente sostituirci ad altre figure professionali e neppure possiamo dire di averne le giuste competenze ma la voglia di costruire una società meno fragile è tanta così come lo è la nostra felicità di poter aiutare donne permettendo loro di rimanere nell’assoluto anonimato.
“FarmacisteIn…sieme” intende ringraziare le consiglieri dell’associazione Claudia Castaldo, Francesca Gaudio, Maria Imparato, Raffaella Margiotta, Anna Morra, Lidia Nunziata e soprattutto tutti coloro che ci seguono regalandoci grandi emozioni e sempre più grinta per andare avanti.
Dott.ssa Nadia Di Carluccio