Epatite C, Sofosbuvir: malumori sul ritardo della trattativa, EpaC onlus lancia un appello a Lorenzin

1
480

epatite-cIl rinvio delle trattative tra Aifa e Gilead sul nuovo farmaco contro l’epatite C che sta fornendo nuove speranze a tutti i malati cronici e non, che in Italia rappresentano la percentuale maggioritaria dell’intera Europa, non ha mancato di creare malumori tra soggetti ed associazioni di categoria, nonostante l’azienda stia garantendo per tutta la durata della contrattazione la fornitura di sofosbuvir in via gratuita ai pazienti con quadri clinici gravi, il resto dei soggetti non rientranti all’interno di questo primo campione di accesso deve infatti continuare ad aspettare lo sblocco del confronto col Ministero della Salute, dettagli oche ha quindi dato vita a forti malumori nell’ambiente.

Sulla vicenda è intervenuta l’associazione EpaC onlus che ha, tramite un comunicato stampa, fatto presente i dubbi e le incertezze che si stanno accompagnando alla trattativa per sofosbuvir in particolare per la questione del prezzo che tra le valutazioni Aifa, visti anche gli interessi nell’ottenere un ribasso notevole per una sostenibilità interna,  e quelle di Gilead, interessata a trarne il maggior profitto sulla base del bacino d’utenza italiano che rappresenta uno dei più ampi ai quali poter attingere in sede di mercato, aspetti che potrebbero portare ad una lunga trattativa a scapito della salute dei soggetti interessati ed affetti da epatite C, ponendo l’economia davanti agli obiettivi di sanità, motivo per i quali l’associazione ha chiesto un incontro risolutivo al ministro Lorenzin al fine di sbloccare la situazione in tempi rapidi.

Aifa è decisa a spuntare il miglior prezzo possibile per curare il maggior numero di persone. Gilead non vuole abbassare il prezzo perché quello è il valore assegnato dal Management californiano. Nella stanza dei bottoni di Foster City non ne vogliono sapere di concedere prezzi vantaggiosi all’Italia. Gli affari sono affari….Non è più giustificato attendere, né richiamare la ‘sostenibilità di bilancio’, 10.000 decessi all’anno riconducibili alle complicanze dell’epatite C – come cirrosi e tumore del fegato – bastano e avanzano. Ora abbiamo cure incredibilmente efficaci, che possono fare risparmiare nel medio periodo centinaia di milioni di euro e salvare migliaia di vite umane. Nessun’altra patologia cronica ha prospettive di questo tipo, se servono risorse aggiuntive, è tempo di portare ufficialmente il problema in Consiglio dei Ministri“.

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here