La notizia della mancanza d’interesse da parte della Commissione Ue relativamente alla questione della carenza farmaci sembra aver spinto la filiera del farmaco italiana a cercare di risolvere in via autonoma il problema, il tutto con un tavolo di confronto dove poter discutere delle questioni principali, una riunione che starebbe coinvolgendo le principali categorie ed associazioni tra le quali non manca Federfarma, seguita da Assofarm, Fofi, Adf, Federfarma Servizi, Assogenerici, Farmindustria ed Assoram in un dialogo che spera di poter giungere ad importanti conclusioni.
Ad annunciare il confronto, e gli scopi non semplici da raggiungere, è stato il presidente di Federfarma, Annarosa Racca, che ha chiarito: “Il tavolo deve arrivare a elaborare al più presto delle proposte e su questa base trovare insieme alle istituzioni una giusta via, anche sul fronte normativo, che permetta di avere una giusta quantità di farmaci per il fabbisogno nazionale: non possiamo permetterci un sistema che faccia verificare carenze perché i farmaci vengono esportati. Il gruppo delegato sta già lavorando a tappe forzate con un primo incontro calendarizzato la prossima settimana. Sono fiduciosa e credo che se tutta la filiera lavorerà veramente insieme, dall’industria alla distribuzione intermedia fino a quella finale, troveremo una soluzione“. Tra i problemi che attualmente vincolano gli interventi diretti sulla carenza farmaci spicca il parallel trade, manovra legalmente concessa seppur scorretta, e la mancanza di un prezzo di rimborso dei farmaci unitario in europa: nel primo caso a bloccare qualsiasi manovra vi è proprio l’Ue col principio di libero commercio, che colliderebbe con qualsiasi intervento mirato, nel secondo caso, invece, le politiche interne dei vari paesi mutano, insieme agli interessi, in base all’import/export dei farmaci, con l’Italia paese dal prezzo per farmaco più basso.
Tra le prime soluzioni per frenare la carenza farmaci, non potendo intervenire apertamente sui pilastri del problema, potrebbe esserci il tracciamento dei farmaci, una metodica capace di poter monitorare gli spostamenti comprendendo meglio i processi alla base del fenomeno d’irreperibilità, oltre alle nuove modalità d’obbligo di segnalazione, per i grossisti che non adempiono alle forniture garantite, come stabilito nel recente Decreto Anticontraffazioni, per porre rimedio ad un problema le cui segnalazioni sono in crescendo ma sul quale bisognerà fare molto di più.