Il farmaco in primo piano ed elemento primario nell’ambito della sanità pubblica, un aspetto chiaro non solo nella pratica clinica quanto anche economica che trova finalmente delle conferme dai recenti dati emessi dal Ministero della Salute relativamente alla valutazione delle Regioni sottoposte ai Piani di rientro per colmare il deficit accumulato nel tempo. Le indicazioni, raccolte dal sito ufficiale del dicastero, hanno fornito una fotografia lampante dell’andamento delle principali voci tra le quali spicca in senso positivo e con buoni miglioramenti la spesa farmaceutica.
La spesa delle 7 Regioni sotto controllo, ovvero Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, è calata con un ritmo notevole da un costo pro capite di 215,9 ai circa 167,5 euro attuali, pur però mantenendo il deficit del 10% rispetto la media nazionale anch’essa calata in dai 194,4 a1 151,3 euro, evidenziando come l’ottimizzazione di risorse sui Lea stia producendo significativi miglioramenti e tra questi proprio la spesa farmaceutica si è confermata tra le voci di spesa ritenute significativamente positive. Il dato non rappresenta una sorpresa visti i vari appelli giunti a più riprese dai principali protagonisti del comparto farmaceutico sull’importanza che farmaci e farmacie possono fornire al Ssn con risparmi ed efficienza, e proprie queste ultime potrebbero presto trovare ulteriore spazio come nuova risorsa dal Ministero.
Nonostante gli elementi positivi, tra i quali oltre alla spesa farmaceutica citiamo anche il miglioramento dell’assistenza territoriale per gli anziani, la riduzione di dotazione complessiva di posti letto ospedalieri calati dal 50%, gli ambiti da revisionare restano molteplici come nel caso delle riqualificazioni dei servizi regionali per assistenza ospedaliera post-acuzie e soprattutto i ricoveri in regime di riabilitazione, quest ultimo un dettaglio che spalanca le porte alla revisione dell’assistenza territoriale di residenziale e semiresidenziale dove il ricorso ad elementi già presenti e fortemente radicati sul territorio, quali le farmacie, consentirebbe di generare ulteriori risparmi attingendo ad una risorsa dotata di un buon feedback da parte degli utenti e di una semplicità d’accesso ai servizi come poche altre.