Farmaci innovativi: sviluppo lento ed accessi costosi per la Commissione Ue

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Lorenzin-04Il futuro della medicina è sempre più orientato verso il comparto del farmaco, la ricerca farmacologica ha infatti spalancato negli ultimi anni ad importanti scenari di recupero con terapie promettenti per moltissime patologie complesse molte delle quali incidenti, in termini economici, non soltanto nel presente quanto anche nel futuro di una popolazione le cui aspettative di vita si sono incrementate, in modo paritario alle cronicità sanitarie. Sulla situazione in prospettiva, ed in particolare l’accesso ai farmaci innovativi, si sono confrontatati i principali esponenti dei sistemi sanitari europei.

Il giudizio unanime, come espresso in particolare dal ministro Beatrice Lorenzin, è che pur esistendo uno sviluppo ed impulso di ricerca capace di fornire risposte alle gravi patologie moderne, oltre che per le minacce del futuro legate all’aumento demografico della popolazione in età avanzata, quest ultimo è particolarmente lento e soprattutto costoso. L’accesso ai farmaci innovativi, infatti, è limitato da costi esorbitanti formulati sulla base dell’assenza di alternative, a causa di una ricerca lenta, come emerso nel caso dei nuovi farmaci sull’epatite C che, soltanto pensando al caso italiano, saranno distribuiti i forma progressiva soltanto ai pazienti cronici e con forti rischi per evitare il collasso economico di un bisogno quantificato, da Aifa, in ben 60 mld di euro. “L’escalation dei prezzi dei farmaci – ha spiegato il ministro della Salute – mette a dura prova la sostenibilità economica… tutti i paesi concordano sulla necessità di cooperazione, di strategie comuni e di scambi idi informazione“.

La soluzione al problema dei costi e degli accessi ai farmaci innovativi risiederebbe quindi in due approcci relativi alla cooperazione internazionale tra Paesi, ottimizzando gli strumenti legislativi a disposizione per la regolamentazione del mercato farmaceutico, oltre che un ricorso più intenso alla prevenzione primaria, con una programmazione mirata per ridurre i cattivi stili di vita scongiurando patologie i cui indici d’incidenza sono favoriti in percentuale maggiore da fattori ambientali errati sui quali è possibile agire.

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