Concorso ordinario Campania: nessuna novità dal 2009, invito a Regione e Lorezin per monitorare

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farmacia_croceverdeIl tema di assegnazione di nuove sedi farmacia rappresenta un punto di discussione controverso e notevolmente delicato in un panorama spaccata tra liberalizzazioni, volute dall’Antitrust e da una vasta gamma di farmacisti non titolari in virtù di merito e competenze, e conservazionismo, proprio di un settore che nonostante il passaggio di sedi spesso per familiarità o per legittima cessione in virtù di un adeguato corrispettivo del valore dell’attività ha garantito nel tempo efficacia e qualità del servizio ai cittadini.

Sulla base di quanto è quindi chiaro come i concorsi per l’assegnazione, insieme ai rallentamenti tipici della burocrazia italiana, possano far nascere dubbi e perplessità più volte manifestati in corrispondenza del concorso straordinario farmacie, indetto dal Decreto Cresci-Italia, ma che in particolare per il concorso ordinario Campania ha dato vita ad un vero e proprio caso. Su quest ultimo, avviato nel 2009 e che ad oggi non ha prodotto neppure le graduatorie definitive ancora in fase di pubblicazione, è intervenuto il Comitato per la salvaguardia della graduatoria generale-Regione Campania-concorso per l’assegnazione di sedi farmaceutiche d.d. nr 13/2009 al fine di chiedere l’intervento del Ministero delle Salute e della Regione per vigilare su modalità e prosieguo di un concorso che col passare del tempo aumenta i rischi di veder sfumare dei legittimi meriti da parte di chi ha vinto con competenze e merito collocandosi ai vertici della graduatoria.

In particolare è stato il presidente Rocco Tanga ad illustrare il quadro relativo il concorso ordinario Campania: “La richiesta rivolta a Ministro Governatore, è di attivarsi e vigilare per quanto di loro competenza, affinché si possa giungere ad una rapida definizione del su citato concorso ordinario con la relativa assegnazione di circa 100 sedi disponibili…la situazione in Campania è molto grave—un settore che purtroppo in Campania è fermo da oltre 10 anni, solo a vantaggio di pochi “privilegiati” e a danno di tanti vincitori di concorso ancora in attesa della meritata sede e certificazione di conseguita idoneità, giuste riconoscenze di sacrifici di una vita nello studio e nel lavoro

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