L’evoluzione del processo di dematerializzazione in diversi settori cruciali della Sanità si sta dimostrando particolarmente eterogenea in particolare grazie alle diversificazioni emerse tra le diverse Regioni, anche in aree similari, che dimostrano quanto attualmente le limitazioni siano spesso di natura strutturale. E’ il caso della ricetta elettronica nella regione Marche che ad oggi si sta dimostrando una delle più arretrate nell’ambito del digitale come svelato da Federfarma con gli ultimi dati.
Ad Ottobre su circa un milione e mezzo di ricette le dematerializzate hanno toccato appena quota 175mila, una conversione verso la ricetta elettronica che in numeri corrisponde al solo 12% facendo emergere le criticità in un sistema che, diversamente da molte altre Regioni con dati migliori, vanta una rete strutturale tra professionisti ed attività già preparata e saldamente organizzata. La carenza primaria sarebbe da individuare nella infrastrutture, il collante chiave tra medici di famiglia e farmacie per poter mettere in moto il meccanismo, del quale la Regione è a conoscenza è nel possibile sta lavorando per porvi rimedio dopo aver superato alcuni ostacoli quali gli accordi economici coi medici per la conversione al digitale e la fornitura della strumentazioni necessarie che si stanno ottimizzando anche nelle farmacie con un lavoro dedito alla rimozione degli ultimi piccoli problemi.
“Le ricette dematerializzate stentano ancora ad arrivare in farmacia…esistono alcune problematiche, che stiamo affrontando in un confronto serrato con la regione e ci auguriamo possano essere in parte risolte con un ulteriore condivisione con le software house – ha spiegato in merito alla ricetta elettronica Pasquale D’Avella, presidente di Federfarma Marche – La regione soffre sicuramente di problemi di connettività e credo che in alcuni ambulatori manchino ancora le strumentazioniSul fronte delle farmacie ci siamo organizzati: anche dove c’erano problemi di banda larga, c’è chi si è dotato di chiavetta, chi di connessione satellitare…oltre il 95% delle farmacie è pronto a svolgere l’attività in modalità dematerializzata“.
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[…] della penisola italiana e certamente opposte a quanto fatto da alcuni dei fanalini di coda quali la regione Marche, sono tali d’aver avviato il secondo step di passaggio che interesserà i medici specialisti. […]