La difficoltà del recente mercato distributivo ha spalancato l’attenzione, crescente, verso le forme di sostentamento in favore delle farmacie quali attività la cui sostenibilità è oramai divenuta difficoltosa a causa non solo dell’abilità di gestione del titolare quanto in funzione di molteplici parametri oramai non più dipendenti dalle singole attività interessate. Ecco il motivo per il quale iniziative quali il fondo di solidarietà, lanciato da Federfarma nel 2008, rappresentano forme di supporto da non sottovalutare.
Come per ogni anno sono state annunciati termini d’apertura per la presentazione delle domande relative all’idoneità per rientrare all’interno dell’elenco dei meritevoli di una parte del fondo di solidarietà, il tutto sulla base di requisiti stabiliti secondo alcune minime imposte dall’associazione dei titolari. Tra questi spiccano il regolare pagamento delle quote associative 2013, con fatturato annuale inferiore a 250mila euro e reddito dichiarato ai fini Irpef inferiore ai 35 mila euro, il tutto tenendo conto di come il richiedente debba essere titolare da almeno 5 anni, come soglia minima, della farmacia alla quale sarà destinato l’assegno integrativo.
Per quanto concerne il fondo di solidarietà per il seguente anno Federfarma ha stanziato un budget di 609 mila euro che sarà ripartito secondo un meccanismo di progressività in base non solo al numero dei richiedenti quanto soprattutto all’idoneità rispetto i termini prefissati come minimi per avanzare richiesta, quest’ultima da presentare all‘associazione entro e non oltre il 31 Dicembre mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Nonostante i termini generici siano stati diffusi liberamente, maggiori informazioni sono disponibili all’interno della circolare che Federfarma sta facendo circolare in questi giorni per diffondere la notizia d’apertura dei termini di presentazione delle richieste, garantendo anche i pari diritti e l’uguaglianza d’accesso a tutte le farmacie interessate o necessitanti.