Crisi farmacie, Toscana: in aumento i concordati, si teme per il concorso straordinario


crisi_economicaCrisi costante, mercato al ribasso, rinunce e sacrifici prima di qualsiasi altra cosa alla prevenzione ed alla salute da parte dei cittadini, il tutto sommando anche il mancato rinnovo della Convenzione ed un impoverimento generale che anche nel settore commerciale ha colto molti impreparati evidenziando le fragilità strutturali che in altri contesti si sarebbero potute arginare. La crisi farmacie continua a lanciare numeri, dati in crescita che rappresentano una sconfitta oltre che un segnale non incoraggiante sul futuro.

Ad annunciare l’andamento, offrendo una panoramica più che amara degli ultimi 18 mesi, è stata Federfarma Toscana che soltanto per la regione d’appartenenza conta ben trenta fallimenti e concordati all’interno di un tessuto che annovera 1100 presidi, molti dei quali non in buono stato di salute e prossimi a passare tra le file delle vittime della crisi farmacie. Sullo sfondo permangono i dubbi sulla sostenibilità, un tema delicato frutto di svariati fattori che intervengono simultaneamente in un momento critico dal punto di vista economico ai quali è difficile porre rimedio, nonostante la crescente attenzione alla gestione manageriale in ottica finanziaria abbia permesso di contenere quello che altrimenti si sarebbe trasformato in un “bagno di sangue” per il settore, quest’ultima un’ipotesi ancora viva all’orizzonte a causa del concorso straordinario che paradossalmente minaccia lo status attuale con le sue future 131 farmacie.

Ad illustrare i timori relativi le nuove sedi, sebbene appaiano semplici da dedurre per comuni logiche di concorrenza di mercato, è stato il presidente di Federfarma Toscana che prevede un ulteriore crollo ed un incremento dei dati relativi la crisi farmacie con la saturazione del mercato dovuta proprio alle nuove sedi che non miglioreranno un quadro già complesso, ciò sia per le farmacie già attive sul territorio che per le nuove il cui avvio non sarà certamente semplice. “Chi era in situazione di esposizione finanziaria si trova ora in uno stato di sofferenza…sullo sfondo c’è il concorso straordinario «che porrà problemi alle farmacie che già sono attive e anche a quelle che apriranno


0 risposte a “Crisi farmacie, Toscana: in aumento i concordati, si teme per il concorso straordinario”

  1. Tutto ciò ha un nome: si chiama concorrenza e libero mercato.
    Una roba per voi sconosciuta, fino ad ora.
    Ma che per “quasi” tutti gli altri è una cosa normale da ormai tantissimi anni.
    Non bisogna averne paura.
    Come per tutti, diventerà una selezione naturale.
    I più bravi, capaci, onesti e disponibili sopravviveranno, e gli altri faticheranno a restare aperti o chiuderanno.

    Vogliamo scommettere che alcune di queste nuove società di giovani farmacisti che apriranno saranno una boccata di aria fresca, e daranno filo da torcere a farmacie centenarie?

    Io, da cliente, so che in diverse farmacie in molti ci vanno solo per mancanza di alternative o per comodità, tanto sono odiosi ed indisponenti i titolari (i “poveri” dipendenti, in genere, possono fare ben poco).

    Appena ce ne sarà l’occasione, queste farmacie diventeranno vetrine vuote!

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