Agenda semplificazioni: farmacie in primo piano tra prospettive e Convezione

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ricetta elettronicaLa definizione dell’Agenda semplificazioni ha fornito interessanti temi d’analisi, strutturati su diversi ambiti come Fisco, Edilizia, Welfare ed Impresa, che in particolare nell’ambito relativo la Sanità detta regole e prospettive del tutto nuove ma capaci di confermare idee precedentemente definite nei passaggi come il riparto fondi 2013 ed il Patto per la Salute. Tra queste a spiccare vi sono le farmacie come presidi territoriali il cui supporto diventa ogni giorno sempre più marcato per promozione di salute, servizi e soprattutto monitoraggio della spese e dell’appropriatezza terapeutica, oltre che il classico follow up farmacologico.

Tra i punti del documento di semplificazione non è infatti passato inosservato il ruolo di asset dei servizi designato per le farmacie, in perfetta coerenza con quanto promesso con la nascita della farmacia dei servizi la cui uscita allo scoperto ha avviato un processo di rimodellamento dei servizi sul territorio. L’Agenda semplificazioni delinea tra i servizi da ottimizzare l’accesso ai referti, offerti ai pazienti attraverso tre diversi canali che oltre le attività già citate include il servizio telefonico Asl ed il web, fornendo entro il termine massimo per le Regioni imposto al 2016 una nuova area di valorizzazione dei presidi per molti versi già avviata da tempo anche tramite i Cup quale tassello basilare per l’evoluzione alla farmacia dei servizi. Tale aspetto, non a caso, risulta primario anche in tema di rinnovo della Convezione tanto da spingere Federfarma ben prima della sua emersione a tracciarne i le linee generali durante la fase di discussione al tavolo delle trattative con le Regioni vista la consapevolezza dei vantaggi offerti.

L’Agenda semplificazioni, oltre che sul piano prettamente burocratico per l’erogazione dei servizi, interverrà anche in modo deciso nell’ambito finanziario grazie alla dichiarazione dei redditi precompilata a partire da Aprile 2015 che integrerà tutte le spese sanitarie sostenuto privatamente il cui flusso dati, per raccolta e gestione, richiama ovviamente al supporto delle farmacie per naturale definizione vista la vendita di Otc, farmaci di fascia C, farmaci veterinari e presidi sanitari. Federfarma ha quindi avviato un dialogo per poter individuare una soluzione comune affinché la raccolta dati, ed il flusso generato, possa confluire in modo sistematico, semplificato e senza attriti, nel sistema pensato dal Governo.

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