Concorso straordinario, Umbria: irregolarità nella commissione

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concorso-farmacie-1L’avanzamento dei processi che porteranno all’assegnazione delle nuove sedi tramite il concorso straordinario prosegue non senza problematiche, stavolta però differentemente dall’annoso problema relativo le ampie tempistiche l’attenzione si è focalizzata sulla legittimità, in taluni casi, delle commissioni composte e chiamate ad assolvere ai compiti di giudizio sulla valutazione dei titoli. Tale aspetto, nonostante alcune differenze per certi Regioni, vede attualmente con un’irregolarità palese e e del tutto disinteressata la regione Umbria.

In particolare a far emergere il problema vi sarebbe l’art. 11 del decreto Cresci Italia, nel quale viene sottolineato come nella commissione debba presenziare un “un professore universitario ordinario o associato con un’anzianità di insegnamento di almeno cinque anni in una delle materie oggetto di esame“, come confermato dal medesimo bando regionale. Sebbene l’art. 7 del DPCM 298/94 stabilisca chiaramente gli ambiti di corrispondenza per la valutazione titoli del concorso straordinario, la regione Umbria ha ugualmente posto in essere figure del tutte contrarie a tali requisiti minimi additando la possibilità di esentare dalla normativa ritenendo valida tale necessità solo per concorsi con prova attitudinale, un aspetto che secondo il Servizio Attività Legislativa e Segreteria della Giunta regionale legittima scelte ed esenta da contestazioni e segnalazioni pervenute già in data 11 febbraio 2014.

Ad oggi, sebbene sia stata accertata l’illegittimità della situazione, che ha nel tempo coinvolto per motivi diversi regioni come Basilicata, Toscana e Marche le quali hanno però provveduto ove possibile a rimettersi in regola oppure hanno emanato prima della nomina di commissione una legge regionale apposita e propria, la regione Umbria prosegue nel percorso annunciando l’avvio della fase di valutazione titoli dei candidati. Un aspetto sicuramente non positivo per il concorso straordinario già ricco di molteplici irregolarità sparse in tutta Italia che stanno contribuendo all’aumento di segnalazioni e ricorsi, rendendo difficoltoso un percorso già naturalmente complesso.

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