Federfarma, Racca: “Tagli farmaceutica intollerabili ed incomprensibili”

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farmaci_soldiNonostante i frequenti tagli apportati alla spesa farmaceutica, sicuramente non in buona salute come molte voci all’interno dell’ambito Sanità, le voci ed i rumors relativi possibili ed ulteriori tagli per la Legge di Stabilità proprio su tale settore proseguono incessantemente. Nell’ipotesi in cui venissero confermati, aspetto tutt’altro che certo, a risentire fortemente del contraccolpo come indicato chiaramente da Federfarma saranno le farmacie indebolendo ulteriormente la rete capillare attualmente unica ben strutturata per l’efficienza dei servizi territoriali su cui il Ssn sta contestualmente puntando, insieme alla spending review.

Quest’ultima, come definito apertamente e senza mezzi termini da Annarosa Racca, pare sia divenuta oramai una chimera a causa dell’incapacità amministrativa di chi dovrebbe individuare nelle voci di spesa più corpose gli annidamenti di spreco e le mancanze d’efficienza puntando, in via compensativa, alla via più semplice rappresentata dai tagli lineari su settori certi come per l’appunto la farmaceutica che nel complesso rappresenta soltanto il 10% del Fondo sanitario nazionale. Fattori che, sempre secondo la valutazione del presidente di Federfarma, rendono del tutto “intollerabile e incomprensibile” l’eventuale volontà di perseguire una scelta del tutto lesiva anche degli interessi stessi del Ministero della Salute, ciò vista la trasparenza che il comparto garantisce: “Grazie ai dati forniti gratuitamente dalle farmacie, l’amministrazione pubblica sa, in qualunque momento, quale farmaco è consegnato a quale cittadino e da quale medico è stato prescritto, con quali costi per il sistema“.

La denuncia formulata dall’associazione delle farmacie private rappresenta quindi, oltre che un monito, un appello al ministro Lorenzin affinché vengano rinsaldate le promesse da sempre dichiarate di non voler apportare tagli alla farmaceutica in virtù di un mercato instabile verso il quale tale scelta risulterebbe essere un contraccolpo dal costo elevato traducibile nella chiusura di molteplici farmacie, ad oggi forse i presidi sanitari maggiormente accreditati dai cittadini in un momento anche di diffidenza verso il Ssn. Aspetto, quest ultimo, da sempre ben sottolineato da Federfarma che nel supporto al Governo ha ben illustrato le pesanti conseguenze che tali scelte avrebbero sui livelli di assistenza garantiti, oltre che sull’indotto in termini di posti lavorativi.

2 COMMENTS

  1. “Grazie ai dati forniti gratuitamente dalle farmacie, l’amministrazione
    pubblica sa, in qualunque momento, quale farmaco è consegnato a quale
    cittadino e da quale medico è stato prescritto, con quali costi per il
    sistema” ?
    E ci mancherebbe pure che questi dati non fossero forniti gratuitamente, visto che il “SISTEMA” è quello che paga di tasca propria ( il “sistema” siamo noi!).

    Mi sembra il minimo che voglia sapere quanto, a chi, perchè, e come vengono spesi i soldi della collettività, tanto più se non lo fa direttamente, ma attraverso privati sotto forma di monopolio.

    E proprio per questo stato di cose, che PENALIZZA FORTEMENTE i giovani laureati, impedendo loro di esercitare la propria professione e professionalità, invito in ogni occasione, discussione, blog e quant’altro, ad esercitare l’unica arma in mano a noi consumatori per combattere una delle tante lobby:

    evitare le farmacie private, e indirizzarsi verso le comunali, unico canale in nostro possesso per non arricchire i monopolisti da generazioni e discendenze.

    Non saranno certo i 10 minuti di coda in più a cambiare le nostre vite.

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