Ddl Stabilità, parallel trade: Federfarma Servizi chiede attenzione sul ruolo del farmacista


farmacia-furtiLe novità contenute nel Ddl Stabilità celano, come oramai divenuto ufficiale, uno specifico emendamento accolto positivamente dalle principali sigle del settore relativo l’abolizione dell’art. 100, comma 1bis, del d.lgs 219/2006 che agirà sull’introduzione dell’incompatibilità di ruolo tra farmacie e grossisti. L’idea, rivolta chiaramente a limitare i fenomeni di parallel trade che incidono sui casi di carenze farmaci, rappresenta una novità su cui rivolgersi in modo ottimistico ma tenendo conto delle ricadute, esistenti, sul ruolo del farmacista.

A sottolineare i rischi di una modifica che per esser tale, in senso costruttivo, dovrà ovviamente passare attraverso l’attenta pianificazione e valutazione degli effetti correlati sui protagonisti e sul meccanismo distributivo dei farmaci, è stata Federfarma Servizi che a margine del Farpas Day di Bari ha illustrato le perplessità legate ad una novità legislativa colta di buon grado almeno nell’obiettivo proposto dai firmatari dell’emendamento presentato alla commissione Bilancio del Senato. Il primario dubbio, per il Ddl Stabilità, risiede nei problemi d’incompatibilità “tra ruolo di titolare di farmacie e amministratore in una società di distribuzione intermedia e quindi di una cooperativa“, proprio del sistema antecedente l’intervento di Bersani verso cui si punta ad effettuare una manovra di ritorno che dovrebbe essere invece pensata come un passo indietro in termini intermedi, attingendo al meglio da entrambi i quadri normativi per evitare che il peso del parallel trade ricada direttamente sui farmacisti.

Nonostante i dubbi esposti, che risultano un monito verso i responsabili normativi della modifica da inserire nel Ddl Stabilità, lo stesso presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone si è espresso in senso ben più che positivo rispetto la lotta al parallel trade, accogliendo di buon grado le possibili modifiche attese da tempo e verso cui la stessa rappresentanza fornirà il proprio supporto affinché queste vadano a buon fine. “Non possiamo che essere favorevoli all’iniziativa perché può avere ricadute sul parallel trade e sul fenomeno della carenza di farmaci…Il perdurare di questo preoccupante fenomeno richiede l’impegno di tutte le sigle nel continuare ad affrontare in modo congiunto il tema e individuare una possibile soluzione condivisa“.


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