Credifarma: in crisi il polmone finanziario per le farmacie di Bnp ed Unicredit


farmaci-soldi2Le risapute difficoltà economiche nel flusso monetario legato ai principali mercati, farmacie incluse, hanno negli ultimi anni generato ingenti difficoltà sia all’avvio di nuove imprese, ciò aprendo di fatti una finestra sulle nuove sedi in arrivo dal concorso straordinario sulla cui stabilità esistono forti dubbi, che al sostentamento delle già presenti per la ristrutturazione guidata dei crediti. Verso tali necessità sono pochi gli strumenti finanziari dedicati e Credifarma, asset realizzato dalla partnership dedicata tramite l’intervento di Unicredit e Bnp Paribas, sembrava aver fornito uno spiraglio.

Un’opportunità dalla fievole durata stando però alle ultime indiscrezioni, ciò a causa del passivo di 4,2 mln di euro per il bilancio 2013 che ha aperto alla prospettiva di revisione vista la stretta dei cordoni di rilascio per i finanziamenti, fondamentali per la vitalità di mercato, che le banche hanno cominciato  ad attuare con l’irrigidimento dei termini di concessione divenuti sempre più complessi ed esigenti. Su tali basi, come illustrato dal Mattinale dell’Ordine di Roma, appare chiaro come Credifarma sia destinato a diventare uno strumento ben lontano dall’ideale alla base della sua costituzione trasformandosi in una semplice società di consulenza finanziaria per l’illustrazione degli strumenti a disposizione delle farmacie, ma con credito erogato direttamente da Unicredit e Bnp Paribas, ovviamente secondo i propri tassi e modalità di rilascio che hanno destato la piena perplessità di Federfarma poco convinta dell’adozione di questa particolare forma.

Sulla vicenda è infatti intervenuta Annarosa Racca, presidente di Federfarma, chiarendo come nonostante la proposta mossa dai due istituti di credito sarebbe necessario rivedere la forma focalizzando gli strumenti in modo mirato al campo delle farmacie, salvaguardando attività e clienti, tramite l’adozione di condizioni poste come essenziali. Tra queste a spiccare vi sarebbe la possibilità di una convenzione per l’accesso ad una canale creditizio di tipologia uniforme per condizioni e strumenti tali da non snaturare del tutto Credifarma, aspetti per i quali mancano le certezze sia per la nuova mission che per la forma effettiva della soluzione che s’intenderà adottare per la risoluzione del problema.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *