Sigarette elettroniche: dati positivi sull’efficacia ed i rischi da revisione Cochrane

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Sigaretta-elettronica.-Non-fa-male-pero_h_partbIl dibattito sulla sigarette elettroniche, in particolare sulla reale efficacia nella terapia anti-fumo, ha da tempo spaccato l’opinione sia pubblica quanto scientifica in merito ala scarsità d’informazioni su di un prodotto che dopo il boom commerciale è lievemente scemato, nell’interesse collettivo degli utenti, restando ugualmente un opzione da valutare nel portfolio attualmente esistente per i fumatori. Dopo vari elementi a sfavore le prime note positive emergono da una revisione Cochrane che analizzando alcuni studi svelerebbe un quadro incoraggiante.

Stando alle ricerche condotte in Regno Unito e Nuova Zelanda, al contrario di quanto largamente ipotizzato, le sigarette elettroniche avrebbero considerevoli effetti sulla dipendenza da nicotina se utilizzate come terapia di adattamento alla riduzione dei dosaggi comunemente assimilati dai fumatori, con un percorso progressivamente al ribasso, corredato anche dall’assenza di effetti collaterali che ad oggi proprio per l’assenza di dati hanno frenato nell’utilizzo scientifico dello strumento. Gli studi randomizzati hanno coinvolto 622 fumatori, divisi in due gruppi, sottoposti a trattamento monitorato con e-cig a base di nicotina e senza in forma di placebo, riscontrando tassi di riduzione del consumo di sigaretta sino al 50% dei tassi abituali rispettivamente del 36% e 28%, col 9% complessivo capace di smettere del tutto di fumare senza che in alcun caso fosse registrato qualsiasi e minimo effetto collaterale grave nell’utilizzo a medio termine.

Sebbene l’ottimismo le considerazioni alla base di tali studi forniscono soltanto le basi per una revisione scientifica capace di contestualizzare le sigarette elettroniche quali possibili strumenti di supporto per la terapia anti-fumo, ovviamente previa acquisizione di ulteriori dati che potranno non solo confermare o confutare le tesi ma fornire un’esaustiva panoramica sui rischi d’assimilazione a lungo termine. Ulteriori dubbi sarebbero legati anche ai dosaggi di nicotina che, sempre secondo i ricercatori, con l’aumento ed un incremento di velocità nella somministrazione potrebbero favorire un’ulteriore tasso percentuale nella riduzione della dipendenza contrariamente a quanto si possa pensare direttamente pensare, rendendo anche le nuove generazioni di e-cig maggiormente efficaci rispetto gli utilizzi.

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