Pharmaceutical Care, Francia: gradimento dei cittadini, titolari soddisfatti

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farmaci-genericiL’analisi al confronto delle metodologie interventistiche, in ambito sanitario, da parte dei principali paesi esteri rappresenta come sempre un buono strumento di visione e raccolta per nuove idee oppure per il perfezionamento di modelli anche propri limando dettagli e specifiche assimilate da ambienti che hanno già rodato il tutto. La Francia, in tale contesto, nell’ultimo periodo sta fornendo ottimi spunti per l’integrazione delle farmacie nei progetti di territoriali e tra questi a spiccare positivamente è il pharmaceutical care.

A rivelare il successo di uno dei primi progetti in convenzione con il Systeme De Santè, ovvero il Sistema Sanitario Nazionale transalpino, è stato un recente report indipendente stilato su di un campione di assistiti, ovviamente rappresentativo in qualità di campionamento ridotto ma verosimile nell’eterogeneità dei dati, allo scopo di sondare li livello della client satisfaction per il monitoraggio sulle terapie anticoagulanti dal Giugno 2013 ad oggi con risultati ottimali. Di questi circa l’80% ha infatti manifestato la piena soddisfazione sulla pharmaceutical care, correlata dal 74% di soggetti ritenenti davvero utile l’intervento del farmacista nell’illustrazione su rischi, monitoraggio e corretta assunzione della terapie con conseguente incremento dell’aderenza terapeutica che punta ovviamente a ridurre i problemi legati alla cattiva assunzione di farmaci che possono avere un impatto pericoloso se mail utilizzati.

La soddisfazione sulla pharmaceutical care è stata tale anche da parte dei titolari per i quali l’accordo, basato sulla Securité sociale, con un compenso di 40 euro a paziente ovviamente con un minimo di due consulti l’anno si è dimostrato stimolante e fondamentale per incrementare la stabilità dell’attività conseguendo su tutti i fronti obiettivi comuni in seno sia alle farmacie, che al Systeme De Santè che ovviamente ai pazienti. Di questi, in particolare, il 97% ha espresso persino la convinzione di voler estendere la metodologia a progetti di terapie croniche, aspetto sicuramente pianificato per il miglioramento dell’assistenza sul territorio.

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