Concorso straordinario, Mandelli: “Per l’occupazione occorrono altre misure”

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l_750_andrea-mandelli1Il futuro del sistema farmacia, come emerso nel corso del 2014 e rimarcato tra i meriti di dibattito da Federfarma, verte interamente rispetto l’evoluzione che la farmacia saprà conseguire sia rispetto le necessità dei cittadini che del Ssn, il cui processo di potenziamento dei servizi territoriali risulta essere un’opportunità da cogliere. In tale senso la farmacia dei servizi appare la soluzione primaria alla quale rifarsi, ciò in concomitanza col concorso straordinario sebbene ad oggi il suo completamento risulta ancora lontano.

Su questa situazione, in evoluzione con tempistiche diverse a seconda delle Regioni, è intervenuto Andrea Mandelli al fine d’illustrare le reali tempistiche che, dopo un primo periodo denso di problematiche e difficoltà varie, sta registrando positivi avanzamenti tali non solo d’aver già consentito la pubblicazione di alcune graduatorie, vedasi quelle di Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio, ma anche di ridurre il numero di sedi ancora da assegnare, con 641 unità da sottrarre alle rimanenti 2.600. Aspetti da considerare in modo positivo il cui merito è da attribuire agli Ordini provinciali il cui supporto per l’espletamento delle procedure del concorso straordinario è stato chiave in termini di database e documentazioni, accelerando di fatto l’iter procedurale che da solo però non allevierà i problemi che affliggono il mercato interno di distribuzione dei farmaci.

Su questo fatidico punto, all’indomani di un incremento di nuove sedi ritenuto dai più necessario per aumentare i volumi di vendita, Mandelli contrappone la necessità di migliorare il ruolo che le farmacie vantano nel Ssn grazie al quale, e soltanto con quest ultimo, sarà possibile incrementare i livelli occupazionali in modo stabile e concreto. Il concorso straordinario deve quindi rappresentare una base di partenza per potenziare la copertura cittadina, inducendola sotto la soglia quorum dei 3.000 abitanti, offrendo oltre che una rete capillare ben strutturata anche un efficiente presidio primario per servizi di vario genere che s’identifica nel profilo promosso negli ultimi tempi proprio con la farmacia dei servizi.

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