Con la risposta non priva di attacchi da parte del presidente di Fnpi al sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari, a poche ore di distanza giunge ufficialmente anche l’opinione di Federfarma, rappresentata da Annarosa Racca. Tra i punti contestati a spiccare sono ovviamente il deregulation e l’opinione diffusa di dover porre una modifica, ritenuta strumentale e rischiosa, all’attuale sistema di rete di farmacie perdendo di vista la differenza vigente tra queste ultime e le parafarmacie.
“Farmacie e parafarmacie sono due cose nettamente diverse“, queste alcune delle parole chiave per introdurre i nodi primari della discussione che, oltre ovviamente con i protagonisti di Governo nell’ambito della definizione del prossimo Decreto Liberalizzazioni, ha investito anche il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti scagliatosi contro l’attuale sistema farmaceutico ritenuto inopportuno e quindi bisogno d’interventi basilari di deregulation. Idee ed opinioni alle quali Racca di oppone ribadendo numeri e dati, spesso utilizzati in modo strumentale, che confermano quanto tali modifiche alla rete si ripercuoterebbero in modo certamente negativo sulla qualità del servizio assicurato da parametri di sicurezza e tutela che delineano anche il profilo naturale delle farmacie, come confermato dalla sentenza della Corte Costituzionale del 18 luglio scorso sancendo la differenziazione dalle parafarmacie.
“La farmacia è sottoposta a una serie di vincoli e obblighi, quale Servizio di pubblica utilità, che servono a garantire il massimo livello di tutela della salute pubblica. Per contro, la parafarmacia è nata con finalità prettamente commerciali e mira a posizionarsi nelle aree più redditizie – ha illustrato Racca, motivando l’opposizione a qualsiasi forma di deregulation con una semplice considerazione tale da rendere l’Italia un’eccezione in Europa qualora fossero assecondate le nuove norme paventate – Permettere, come unico Paese al mondo, la vendita di farmaci con obbligo di ricetta medica al di fuori della farmacia, significherebbe destabilizzare l’attuale rete di servizio e ridurre le garanzie per il cittadino…Assurdo e palesemente strumentale insistere nella richiesta di deregolamentazione del settore farmaceutico“.
… Quindi, per favore, smettete di rompere, e lasciate questo monopolio così com’è, basato sul privilegio di nascita, che nonostante la crisi, permette ancora a noi farmacisti titolari, in moltissimi casi, bilanci milionari.
Non date retta a chi si lamenta, questo è il gioco delle parti.
Guardate i numeri e ditemi: quante farmacie sono fallite in questi ultimi anni?
[…] proseguono i dibattiti sul deregulation tra Federfarma e Federazione Nazione Parafarmacie Italiane, con il Decreto liberalizzazioni tra i […]