Remunerazione, Falorni: “Per assurdo la farmacia paga per il servizio in convenzione”

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controllo-gestione-farmaciaTra gli obiettivi primari di Federfarma, dopo il lavoro di rivalutazione della farmacia dei servizi che dovrà dare nuovo slancio vitale alle attività, la definizione degli accordi col Ssn per la nuova remunerazione rappresenta un bivio cruciale per il futuro del sistema oltre che dei suoi stessi titolari. Ad oggi, considerando non solo le ricadute dei valori in convenzione per ricetta ma anche il crollo del mercato nel medio-termine, il blocco ristagna gli investimenti ponendo qualsiasi farmacia a rischio fallimento seppur non immediato.

A proporre un’analisi mirata, con una visione in prospettiva sui margini di rischio associati a questa situazione, è stato il commercialista Franco Falorni che ha illustrato l’effetto domino legato agli ulteriori rinvii per la nuova remunerazione che le farmacie stanno affrontando senza poter individuare soluzioni alternative valide, pur scandagliando gli strumenti finanziari disponibili. Il titolare dell’omonimo studio di Pisa in esclusiva a Farmacista33 ha chiarito come le tempistiche dell’accordo potrebbero indurre problematiche con diversificazioni in base alle Regioni, a causa del diverso valore vigente per ricetta, insieme ad un blocco omogeneo e condiviso da parte di tutti i titolari sugli investimenti. L’assenza di una visione a medio termine, derivata proprio dall’incertezza legata al fattore remunerazione, non consente di poter stilare dei piani d’investimento attualmente vitali per tenere le farmacie in salute e consentire l’evoluzione verso la farmacia dei servizi tanto ricercata da Federfarma.

Il quadro, prosegue Falorni, risulta addirittura paradossale con una tendenza al ribasso nell’ambito della remunerazione tale da porre le farmacie in passivo rispetto l’attività in convenzione condotta per il Ssn, che concedendo i servizi con questi termini sta scaricando i costi della sanità direttamente sui titolari che già in svariati casi non stanno più guadagnando. “Se non cambia il sistema di regole e il perimetro economico, finanziario, organizzativo del sistema farmacia si rischia di arrivare all’assurdo che prima o poi il sistema farmacia pagherà per avere la concessione dal Ssn….in cui paga per svolgere il servizio in convenzione“.

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