Il portfolio dei farmaci innovativi, diretti al contrasto dell’epatite C, è pronto ad arricchirsi con una nuova soluzione fornita da AbbVie attraverso il marchio Viekirax, col quale viene identificato sul lato commerciale il prossimo trattamento con regime triplice che ha conseguito anche da parte della Commissione Europea per l’impiego e l’autorizzazione alla messa in commercio sul quale l’azienda aveva accelerato nei mesi scorsi per la fase di sviluppo e sperimentazione.
Il nuovo regime proposto da AbbVie rappresenta una novità in particolare per l’assenza combinativa dell’interferone in una combinazione in mono compressa che al proprio interno vanta ombitasvir, 12,5 mg, paritaprevir, 75 mg, e ritonavir, 50 mg tanto da conseguire la denominazione di regime 3D grazie alla presenza dei tre antivirali ad azione diretta capaci di assicurare l’azione simultanea di diversi meccanismi d’azione su altrettanti profili di resistenza virale per l’epatite C in modalità sovrapposta. Il successo del trattamento, all’interno del gruppo dei farmaci innovativi, è stato conseguito attraverso sei studi pivotal di Fase 3 che hanno assicurato risultati nel 95% dei pazienti affetti, ed un fallimento totale stimato nel solo 2% di essi, tanto da far scattare aspettative ed ottimismo rispetto il trattamento stesso.
L’approvazione da parte della Commissione Europea fornisce una nuova opzione, all’interno dei farmaci innovativi, per la patologia di cui sono affetti soltanto in Europa circa nove milioni di persone, con rischi d’insorgenza nella fase di cronicizzazione di carcinoma epatico, oltre la grane maggioranza di trapianti epatici richiesti. Viekirax verrà commercializzato con procedura centralizzata, un dettaglio importante che favorisce l’autorizzazione all’immissione in commercio in tutti i 28 stati membri dell’Unione europea, incluse l’Islanda, Liechtenstein e Norvegia.