Convenzione: al via i lavori, tutti i dettagli sui contenuti dell’accordo

0
587

convenzione_think stockDopo un periodo d’ipotesi e dialoghi esplorativi tra Federfama e le Regioni, la trattativa per la nuova Convenzione sembra esser pronta ad entrare nel vivo con un tavolo di confronto al quale il Ministero della Salute a pronto a sedersi per definire concretamente una serie di tematiche strettamente collegate come i servizi in farmacia, i risparmi garantiti al Ssn ed ovviamente la riforma remunerativa da accordare in funzione dei margini di guadagno. Ad annunciare tali prospettive, in modo non proprio ufficiale ma ugualmente affidabile, è stato il presidente del Comitato di settore Sanità, Claudio Montaldo.

Il percorso però, nonostante le volontà finalmente congiunte verso la medesima direzione, non sarà facile a causa del blocco fissato dal d.lgs 156/2009 col quale vengono abilitati alcuni servizi convenzionati presso le farmacie a patto che le Regioni possano garantire, nel confronto con le medesime prestazioni offerte da parte delle Asl, risparmi certificati sulla spesa sanitaria. L’impossibilità di poter offrire garanzie e margini in modo antecedente l’introduzione degli stessi presso le farmacie ha, ad oggi, bloccato qualsiasi tentativo di attuazione della farmacia dei servizi il cui futuro è ovviamente legato alla nuova Convenzione, un intreccio complesso che dovrebbe passare attraverso la dovuta modifica legislativa la quale, secondo le ultime novità, potrebbe viaggiare parallelamente alla trattativa per la riforma sulla remunerazione per ridurre i tempi e velocizzare l’attuazione degli accordi di cui il Ssn pare aver assolutamente bisogno per spingere sul processo di decentralizzazione ospedaliera avviato da tempo.

Nell’attesa dell’avvio ufficiale del tavolo di trattative sono però emerse le prime indiscrezioni sulla natura degli accordi che potrebbero essere inseriti nella nuova Convenzione che per certi versi ricalca dettagli attesi, e promossi da Federfarma, ed altri positivamente accolti ma del tutto disattesi. In vetta spicca la dpc, che dovrebbe esser garantita con una remunerazione basata su di un tariffario nazionale attraverso un processo di omogenizzazione dei costi e dei compensi da discutere con le Regioni, il cui successo risulterà vincolante per il buon esito dell’intero accordo quale bivio primario nel confronto tra le parti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here