Federfarma si conferma, almeno in questa primo frammento di 2015, particolarmente attiva sul fronte riforme prestando attenzione alle necessità della farmacia, rispetto sia la presenza e l’identificazione all’interno del Ssn che su temi chiave legati alla filiera del farmaco in senso generico. Proprio in funzione di quest’ultima è stato riaperto, a gran sorpresa, il Tavolo farmaceutica da parte dello Sviluppo economico nel quale l’associazione titolari non ha mancato di porre la propria voce illustrando il proprio pensiero rispetto i fattori su cui puntare e le modalità esecutive.
Sul tavolo sarebbero stati presentate maggiori proposte per incrementare gli investimenti sui farmaci innovativi, un dettaglio chiave per il futuro capace di bilanciare il peso negativo rappresentato dai possibili tagli alla farmaceutica che persino la Corte dei Conti ha etichettato come lesivi rispetto i Lea e, possiamo aggiungere, rispetto il fatturato industriale. Una scelta non casuale che conferma quanto la direzione del settore sia rivolta oramai verso l’innovazione, un traguardo al quale le farmacie devono partecipare con maggiore spazio ottenendo un ruolo di responsabilità nel monitoraggio delle terapie per il controllo di spesa e consumi, in tempo reale, grazie ad infrastrutture e servizi correlati dal gran successo come la ricetta digitale che semplifica il compito offrendo uno strumento di rilevante valore pratico.
Le proposte ed i suggerimenti avanzati da Federfarma hanno raccolto il plauso del Governo che, nella discussione generale al tavolo farmaceutica, ha ritenuto interessanti le opzioni mostrate per i farmaci innovativi oramai, ed univocamente, identificati come un settore sul quale puntare per crescita ed incremento economico. Un traguardo importante in un una fase di dialogo particolarmente delicata e fermo sui propri stalli ideologici da circa un anno e mezzo, quest ultimo un dettaglio capace d’esprimere da solo tutta l’importanza che gli esiti possono vantare per il futuro della filiera del farmaco tanto da richiamare all’attenzione anche dei Ministeri di Salute, Economia, Istruzione ed Affari Regionali, con ampie ed ottime prospettive emerse dai primi confronti.