Il peso che i farmaci stanno assumendo nella vita quotidiana è in enorme crescita, ed è destinato ad aumentare mutando ulteriormente la clinica sanitaria con la riduzione d’interventi invasivi per la maggioranza delle patologie non solo sintomatologiche. Tale aspetto, oltre che un consapevolezza per la filiera nell’ottica prettamente industriale, è divenuto chiaro nell’ambito artistico dando vita ad una visione introspettiva del mondo col concept noto come Farmacropoli.
Si tratta di un’installazione presso la farmacia Cavour di Firenze, con esposizione a libero accesso resa disponibile sino a fine Gennaio, con la quale le artiste, Ilaria Giaconi ed Inès Lenz, hanno voluto fotografare tramite un plastico la trasformazione della vita urbanistica quotidiana rispetto l’utilizzo dei farmaci. Farmacropoli è infatti un plastico della metropoli toscana realizzato interamente con farmaci e confezioni che, nella loro utilizzo quali elementi portanti per la costruzione di grattacieli e viali trafficati di persone felici ed infelici, evidenziano non solo una visione basato sul farmaco ma la stessa centralità attualmente detenuto nella vita degli elementi inquadrati nella loro eterogeneità psicologica, lavorativa e di vita.
“Farmacropoli – hanno spiegato le due artiste – nasce, si compone e assume il compito di luogo/non luogo dello stress collettivo che ci accomuna; città surreale, costruita con i resti della, però reale, inquietudine vissuta nel mondo contemporaneo: i residui dell’uso/abuso di farmaci“. L’idea rappresenta qualcosa d’innovativo ma al contempo capace di promuovere una visione fortemente realistica della centralità del farmaco, tanto da consentire all’opera di poter girare diverse gallerie nel corso del 2014 divenendo parte integrando di un macro progetto come Farmacoma, corredato da elementi anche video e composizioni similari nella tematica ma diverse nell’interpretazione capace di confermare quanto l’utilizzo di terapie farmacologiche sia uno dei capisaldi della nuova era e si promuova come un settore decisivo per la sanità e salute mondiale nel futuro prossimo.