Negli ultimi anni il trend rappresentato dall’idea di condurre rapine in farmacia, quale soluzione diretta da parte della criminalità non organizzata, ha subito come noto un costante aumento direttamente proporzionale alla crescita del tasso di povertà e l’aumento di disoccupazione propri della crisi economica. Nonostante il mercato non mostri evidenti miglioramenti, il trend relativo i furti evidenzia invece un positivo cambio di rotta illustrato dai dati di Federfarma Milano.
Le percentuale, secondo quanto illustrato, sarebbe drasticamente calata nel solo 2014 di un tasso significativo del 23%, sebbene quest rappresenti esclusivamente un valore circostanziale alla sola Milano e provincia che non tiene fede al reale andamento in tutta Italia, offrendo importanti considerazioni sul futuro rispetto a misure di sicurezza e gestione delle casistiche di rapine in farmacia. Tra queste a spiccare vi sarebbero i corsi, stipulati da Federfarma provinciale con le forze dell’ordine, per l’addestramento del personale di farmacia per acquisire le dovute competenze in virtù della tutela dell’esercizio, la raccolta di prove ma soprattutto la tutela dei cittadini quali vittime coinvolte involontariamente nei casi proprio per via dell’assiduità di presenza in farmacia il tutto imparando a gestire le complessità di un furto che in una buona percentuale dei casi può esser contenuto mostrando il giusto comportamento evitando degenerazioni.
Altro fattore di differenziazioni rispetto il 2013, quest ultimo illustrato però dai Carabinieri, risulta essere l’adozione di KeyCrime quale software di ricerca dei banditi seriali elaborato specificamente per facilitare e velocizzare il riconoscimento dei malviventi responsabili di rapine in farmacia partendo dai pochi indizi, spesso, lasciati in dote dopo i colpi. Soddisfatta dell’andamento si è dichiarata Annarosa Racca convinta della bontà ed utilità degli sforzi condotti da Federfarma con le forze dell’ordine per debellare un problema che negli ultimi tempi è cresciuto a dismisura.